Il Milleproroghe riapre i termini della Rottamazione quater e ritarda la scadenza per il pagamento della terza rata. Entro il 15 marzo, possono rientrare nella definizione agevolata coloro che, dopo aver aderito, avevano saltato il primo o il secondo versamento.
Per tutti, il termine del terzo pagamento è fissato al 15 marzo, con la consueta finestra di tolleranza d cinque giorni.
Per l’ufficialità bisogna però attendere la conversione in legge del decreto, attesa alla vigilia dell’attuale scadenza della terza rata: il 28 febbraio. Vediamo tutto.
Riapertura Rottamazione quater: per chi
La riapertura della definizione agevolata non è per tutti, ma si limita a chi era fuoriuscito per non aver pagato una o entrambe le prime due rate. In questi casi scatta infatti la decadenza dal rientro agevolato del debito a ruolo.
Con il nuovo emendamento al Milleproroghe, versando il dovuto entro il 15 marzo si può invece rientrare nel perimetro applicativo della Rottamazione quater, che consente il saldo dilazionato in 18 rate per chi aveva aderito nei termini.
Il motivo? Finora il Governo ha incassato meno di quanto sperato (6,5 miliardi contro un incasso atteso di 11,9 miliardi), di conseguenza cerca di ripescare i contribuenti che non sono riusciti a pagare (il tasso di abbandono è stato del 45,5%). I numeri sono stati forniti dalla Sottosegretaria al Ministero delle Finanze, Lucia Albano, durante un question time in commissione alla Camera.
Nuova scadenza terza rata: 15 marzo
La riapertura con termine 15 marzo rappresenta dunque una nuova chance per rientrare nella Rottamazione, rendendo più soft la scadenza di pagamento anche per chi finora era riuscito a stare al passo con i pagamenti di ottobre e novembre (e che avevano già goduto di precedenti proroghe). Ricapitolando:
- chi vuole rientrare nella Rottamazione-quater, entro il 15 marzo deve pagare sia le prime due rate del 2023 (ciascuna pari al 10% della somma complessiva dovuta), sia la prima rata 2024;
- chi ha pagato le prime due rate, potrà saldare la terza entro il 15 marzo invece che entro il 28 febbraio.
Applicando i cinque giorni di tolleranza, la scadenza ultima slitta in entrambi i casi al 20 marzo.
Il calendario delle prossime rate
Non cambiano le altre scadenze del 2024 per le rate successive, che restano fissate al 31 maggio, 31 agosto, 30 novembre, per poi riprendere nel 2025 dal 28 febbraio (la rottamazione prevede in tutto 18 rate trimestrali, di pari importo a parte le prime due).
Anche per le successive rate sarà possibile godere della tolleranza di cinque giorni.