Sempre più concreta l’ipotesi di riapertura termini per la Rottamazione quater, accogliendo gli emendamenti di Maggioranza presentati sul Milleproroghe: si dice possibilista il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Anche a fronte dei 5 miliardi in più di recupero crediti da riscossione portati a casa nel 2023 dall’Agenzia delle Entrate grazie a definizione agevolata e compliance fiscale. Vediamo tutto.
Proroga Rottamazione quater nel 2024
Giorgetti ha confermato che «sono stati presentati quattro emendamenti», nell’ambito della legge di conversione del decreto Milleproroghe, sui quali saranno fatte le dovute valutazioni. L’idea è quella di aprire una nuova finestra, fino al 28 febbraio, per pagare le prime due rate, riallineandosi con la terza scadenza di pagamento rateale. In entrambi i casi, con il margine dei cinque giorni di tolleranza, che sposterebbero la lancetta al 4 marzo.
Le prime due rate sono scadute a fine ottobre e novembre (con una prima proroga al 18 dicembre) e valevano ciascuna pari il 10% del totale dovuto.
Per chi aveva aderito ma poi non era riuscito a pagare era scattata la decadenza del beneficio. Adesso si vorrebbe ripescare questi contribuenti con la nu0va proroga a fine febbraio/primi di marzo.
Le prossime scadenze in calendario, lo ricordiamo, sono fissate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 30 agosto ed il 30 novembre di ogni anno, sempre con ulteriori 5 giorni di tolleranza.
Pace e tregua fiscale traino della Riscossione
Nel 2023, in base ai dati forniti dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Ruffini, il Fisco ha incassato 5,1 miliardi fra rottamazione cartelle, pace e tregua fiscale, chiudendo l’anno con un incasso pari a 24,7 miliardi di euro. Si tratta di circa 4,5 miliardi in più rispetto al 2022 (+22%).
Significativo anche il risultato delle iniziative di compliance, ovvero gli avvisi bonari ai contribuenti per consentire loro di regolarizzare la propria posizione a fronte di errori o anomalie. Nel 2023 hanno portato un incasso da 4,2 miliardi di euro, un miliardo in più dello scorso anno. Sono anche aumentati di oltre 26 miliardi di euro i versamenti spontanei dei contribuenti, superando i 536 miliardi.
In tutto, gli incassi sono stati pari a 24,7 miliardi di euro, così suddivisi:
- 19,6 miliardi da attività di controllo:
- 11,6 da versamenti diretti,
- 3,8 miliardi da cartelle di pagamento,
- 4,2 miliardi da attività di promozione della compliance;
- 5,1 miliardi da rottamazione e pace fiscale.
Una riapertura della Rottamazione quater significherebbe dare una nuova chance di recupero ai debiti a rischio di inesigibilità.