Il Viceministro Maurizio Leo, nel suo intervento in Commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, ha fatto il punto sulle ultime novità di riforma fiscale e sulle prossime strategie di Governo, rilasciando anche alcune anticipazioni:
Sulla legge delega per la riforma fiscale ci accingiamo a varare altri due provvedimenti: su sanzioni e riscossione.
Ma le novità in arrivo sono tante, comprese quelle legate al concordato e agli strumenti innovativi per stanare gli evasori. Vediamo una sintesi delle diverse anticipazioni rilasciate dal Viceministro sulle prossime misure fiscali in arrivo.
Riscossione: controlli su chi rifiuta il concordato
Sul tema della riscossione, si parte da un problema ben noto da risolvere: un magazzino fiscale di debiti pari ad oltre 1.185 miliardi. Bisognerà prima di tutto verificare quali sono i crediti che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione (AdER) potrà ancora passibili di recupero e quali sono invece ormai del tutto esigibili:
una situazione irreale che sicuramente non viene gestita, crea complessità e dà una rappresentazione non veritiera e corretta dei crediti erariali.
Da qui la necessità di sveltire le procedure di recupero e promuovere l’adempimento spontaneo. A questo proposito Leo ha citato il concordato preventivo, evidenziando il vantaggio dell’adesione: chi accetterà la proposta sarà esentato dai controlli mentre:
quelli che non aderiranno al concordato entreranno in liste selettive. Se si vede che ci sono delle anomalie, là si deve intervenire.
MEF, Agenzia delle Entrate e Sogei, ha poi spiegato il Viceministro, stanno anche pianificando di lavorare tramite data scraping, passando cioè al setaccio anche i contenuti pubblicati sui social media dai contribuenti IVA come professionisti e imprenditori, per verificarne l’effettivo tenore di vita.
Abbiamo iniziato a ragionare col Garante della Privacy e da parte loro c’è assoluta disponibilità, ferma restando la tutela dei dati personali.
Sanzioni fiscali: meno sanzioni da esproprio
Sul tema delle sanzioni da esproprio è in arrivo un apposito decreto legislativo entro febbraio, il cui obiettivo è quello di
evitare che il contribuente sia esposto ad un carico sanzionatorio così pesante, che lo induca necessariamente al contenzioso.
Il punto di partenza sono sanzioni da esproprio che in materia IVA vanno dal 120% al 240% rispetto ad una media europea del 60%», ha spiegato Leo.
Le sanzioni vanno riviste. Il sistema deve essere corretto. Non lo dico solo io, lo dice la Corte Costituzionale.
Testi unici condivisi, per garantire certezza del diritto
Un altro punto toccato dal Viceministro all’Economia è quello dei testi unici in materia tributaria dalla riforma, che al momento sono in fase di bozza e che saranno poi sottoposte a consultazione.
accoglieremo le osservazioni sia della politica che degli addetti ai lavori, per recepire tutte le osservazioni e poi varare un sistema fiscale molto più semplice, dove la certezza del diritto è la cifra di tutta la riforma.