Conto alla rovescia per le nuove addizionali regionali IRPEF 2024, che entro il 15 aprile devono essere deliberate in adeguamento alla riforma degli scaglioni.
Entro tale data Regioni e Province autonome possono infatti stabilire aliquote differenziate all’addizionale IRPEF.
Addizionali regionali IRPEF 2024: regole e scadenze
Il Decreto n. 216/2023 prevede che le addizionali sull’imposta sul reddito delle persone fisiche si allineino ai tre nuovi scaglioni IRPEF, accorpando o meno le vecchie aliquote.
E’ previsto a tale scopo uno specifico calendario che gli enti regionali devono rispettare, per assicurare la coerenza fiscale tra imposizione nazionale e locale:
- il termine per emanare le delibere che aggiornano i valori delle addizionali da applicare nell’anno di imposta 2024 è fissato al 15 aprile;
- la scadenza per la trasmissione dei dati rilevanti ai fini della determinazione dell’addizionale regionale IRPEF è fissata al 15 maggio.
Se non sono rispettate, per il solo anno 2024 l’addizionale regionale si applica sulla base degli scaglioni e aliquote 2023.
L’aliquota base è pari all’1,23% ma può essere maggiorata dalla Regione tra l’1,23% e il 3,33%. Le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano possono apportare maggiorazioni dell’aliquota base fino ad un massimo di 1 punto.
Se la Regione ha un grosso deficit in ambito Sanità, l’aliquota è maggiorata fino a 0,30 punti.
Addizionale IRPEF: chi paga e chi è esente
L’addizionale regionale è dovuta dai contribuenti soggetti ad imposta sul reddito delle persone fisiche (articolo 50 comma 2 Decreto Legislativo 15 dicembre 1997 n. 446) al netto delle detrazioni fiscali. Sono esenti:
- i soggetti IRES;
- chi dichiara solo redditi esenti IRPEF oppure soggetti a imposta sostitutiva o a tassazione separata;
- chi deve versare un’IRPEF non oltre i 12 euro.
Le Regioni possono stabilire aliquote differenziate in base agli scaglioni di reddito e prevedere detrazioni in favore dei nuclei familiari.
Come si versa l’addizionale IRPEF
L’addizionale regionale è calcolato sui redditi di lavoro dipendente e assimilati dal sostituto d’imposta in sede di conguaglio di fine anno e applicato dal mese successivo tramite ritenute mensili in busta paga.
Per il 2024, le Regioni devono adeguare le addizionali agli scaglioni post-riforma:
- Primo scaglione: 23% per i redditi fino a 28mila euro;
- Secondo scaglione: 35% per i redditi tra 28mila e 50mila euro;
- Terzo scaglione: 43% per i redditi sopra i 50mila euro.
Addizionali comunali IRPEF 2024: regole e scadenze
Anche i Comuni sono tenuti ad adeguarsi alle medesime tempistiche: anche in questo caso la delibera deve essere emanata entro il 15 aprile 2024 con scaglioni e aliquote dell’addizionale IRPEF conformi alle novità di legge, anche con aliquote differenziate.
Ed anche in questo caso, se scatta il ritardo di emanazione e pubblicazione, per l’anno 2024 l’addizionale comunale si applica sulla base delle aliquote 2023.