L’accesso alle tariffe tutelate nella bolletta per la fornitura dell’energia elettrica, per i clienti vulnerabili è un diritto che spetta anche agli utenti che erano passati nel Mercato Libero e che vogliono rientrare in quello di maggior tutela, senza scadenze, anche dopo il 1° luglio 2024, quando termina ufficialmente il Mercato Tutelato per i clienti domestici non vulnerabili.
Per rientrare in questa categoria bisogna però vantare determinati requisiti, individuati dalla legge e che risultano in parte diversi per luce e gas.
In alcuni casi il fornitore è in grado di individuarli da sè applicando in automatico le tariffe tutelate in bolletta, mentre in altri bisogna fare domanda, utilizzando i moduli messi a disposizione sul sito ARERA oppure quelli pubblicati sul sito web del proprio fornitore di energia.
Come farsi applicare la tariffa tutelata
I clienti vulnerabili possono chiedere di farsi applicare la tariffa tutelata oppure cambiare fornitore di energia a tale scopo. Lo specifica l’ARERA sul suo sito:
un cliente vulnerabile che si trova già nel mercato libero può richiedere di essere fornito alle condizioni definite dall’Autorità (servizio di tutela della vulnerabilità).
Si tratta di un obbligo riservato ai fornitori e agli esercenti del servizio di fornitura di ultima istanza.
Vulnerabili con diritto alle tariffa luce tutelata
Per le bollette dell’energia elettrica, i requisiti che danno diritto alle tariffe per gli utenti vulnerabili sono in alternativa:
- i fruitori di Bonus Sociale ISEE;
- i soggetti con disabilità certificata ai sensi della legge 104/92;
- i titolari di utenza con età superiore ai 75 anni (almeno 76 anni nell’anno solare in corso);
- i titolari di utenza presso una struttura abitativa di emergenza dopo eventi calamitosi;
- essere titolari di un’utenza in un’isola minore non interconnessa;
- titolari di utenza domestica per un nucleo familiare in cui è presenta una persona con gravi patologie che utilizza apparecchi elettrici salva-vita in casa.
L’ultima categoria si applica solo alla bolletta della luce, mentre per quella del gas il soggetto vulnerabile deve essere anche il titolare dell’utenza. Per la fornitura di energia elettrica, invece, la bolletta può anche essere intestata ad un altro soggetto purché convivente e purché in casa si utilizzino apparecchi elettrici necessari per la persona vulenarabile.
Verifica servizio tutelato presso il proprio gestore
Prima di tutto necessario verificare in quale mercato si è e poi se si rientra nella platea dei vulnerabili. Bisogna poi accertarsi se il fornitore di energia abbia individuato il requisito, applicando automaticamente la tariffa ARERA inbolletta. Tutte le compagnie dell’energia hanno inviato questa indicazione ai proprio clienti.
E’ comunque possibile verificarlo rivolgendosi al servizio clienti o ai numeri a disposizione per queste segnalazioni (che è possibile individuare in bolletta oppure sul portale del proprio gestore).
Per chi ha bisogno di chiarimenti o assistenza, può rivolgersi allo Sportello del Consumatore ARERA, scrivendo ai contatti indicati oppure chiamando il numero verde 800 166 654.
Modulo di autocertificazione vulnerabilità
Se non si rientra automaticamente fra i vulnerabili (il fornitore lo sa già se il requisito è quello ISEE o l’età anagrafica ma non può sapere se si ha la 104 o si vive in strutture di emergenza per eventi calamitosi), allora bisogna inviare un modulo di autocertificazione della propria vulnerabilità.
Alcune compagnie prevedono moduli differenziati per la comunicazione dei clienti e di coloro che invece intendono cambiare gestore.
Dove trovarlo, come inviarlo e quando
I moduli sono disponibili sul portale ARERA, nelle pagine dedicate alle informazioni sulla fine del mercato tutelato, presente anche sui siti istituzionali delle compagnie dell’energia (che in alcuni casi pubblicano invece una versione personalizzata, ma sostanzialmente analoga nei contenuti).
- Clicca qui per il modulo gas di autocertificazione dei requisiti di vulnerabilità.
- Clicca qui per il modulo luce di autocertificazione delle condizioni di vulnerabilità.
Tutti i moduli predisposti dai fornitori di energia contengono gli indirizzi a cui bisogna trasmetterli, allegando un documento di identità.
Il modulo ARERA invece è generico e bisogna dunque contattare il proprio gestore per sapere dove inviarlo, oppure ci si può recare presso un punto fisico di rivendita.
Come compilare il modulo di vulnerabilità
La compilazione è semplice: basta inserire i dati anagrafici e segnalare qual’è il requisito in base al quale c’è il diritto a rientrare fra i clienti vulnerabili.
Ecco il facsimile del modulo ARERA: