CIN affitti brevi: Ministero Turismo chiarisce obblighi e sanzioni

di Teresa Barone

8 Febbraio 2024 08:49

Assegnazione CIN in stand by per immobili destinati agli affitti brevi: il Ministero comunica scadenze e regole per il Codice Identificativo Nazionale.

L’obbligo di CINCodice Identificativo Nazionale – per tutte le locazioni turistiche con contratto di affitto breve previsto dalla Legge 191/2023 di conversione del Decreto Anticipi (DL 145/2023) non è ancora operativo, ma il ministero del Turismo ha pubblicato uno specifico chiarimento al riguardo.

Vediamo quando scattano i nuovi obblighi e come mettersi in regola.

Assegnazione CIN: la nota del Ministero del Turismo

Secondo una nota pubblicata sul sito del ministero nei giorni scorsi:

la procedura telematica di assegnazione del CIN non è ancora entrata in esercizio […] Il Ministero sta operando al fine di dare attuazione a quanto previsto dalla nuova normativa e ne darà comunicazione con Avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale […] gli obblighi e le sanzioni in materia di CIN si applicheranno a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello di pubblicazione.

Nelle more dell’attuazione, i titolari delle strutture ricettive e i locatori di unità immobiliari per finalità turistiche o di immobili in locazione breve sono tenuti a rispettare le normative regionali attualmente vigenti e, pertanto, a continuare ad utilizzare il Codice regionale o provinciale, laddove previsto nonché, nel caso di nuove strutture o di nuove attività di locazione, a richiedere l’assegnazione dello stesso all’ente territoriale di competenza.

CIN per affitti brevi: come funziona

La nuova procedura prevede, a pena di pesanti multe, la richiesta al Ministero del Turismo di un codice univoco che serve a identificare e tracciare le transazioni legate ad affitti brevi, essenzialmente di natura turistica. Il CIN mira a contrastare le forme irregolari di ospitalità e a garantire la tutela della concorrenza e della trasparenza del mercato.

Il CIN viene assegnato a tutti gli affitti turistici: locazioni brevi, strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere. Chi non lo richiede e non so espone (negli annunci e nell’immobile locato con affitto breve) è passibile di sanzioni amministrative.

Lo stesso codice, una volta ottenuto il rilascio, va infatti esposto anche all’esterno dello stabile.

Come ottenere il CIN

Ad assegnare il CIN è il Ministero del Turismo attraverso una procedura automatizzata su richiesta del locatore, in relazione ad immobili destinati ad attività turistico-ricettiva e agli affitti brevi. Ricordiamo che vengono considerati “affitti brevi” le locazioni per periodi fino a 30 giorni.

A tal fine, si deve presentare una dichiarazione sostitutiva che attesti i dati catastali dell’unità immobiliare. Gli attuali CIR regionali dovranno essere convertiti in CIN nazionali.

=> Locazioni turistiche e affitti brevi: come e quando chiedere il CIN

Requisiti degli immobili per il rilascio del CIN

Per quanto riguarda i requisiti degli immobili da affittare ai turisti per brevi soggiorni, in base al testo di legge devono essere rispettate una serie di disposizioni e adottati specifici dispositivi, come ad esempio quelli per la rilevazione di gas combustibili e di monossido di carbonio (funzionanti).

All’interno dei locali, inoltre, devono anche essere presenti estintori portatili a norma di legge.

Sanzioni per inadempienti

Il parametro della multa inflitta è di norma la dimensione dell’immobile o della struttura affittata.

  • I locatori privi di CIN sono punibili con sanzione pecuniaria da 800 a 8.000 euro.
  • È punibile con sanzioni da 500 a 5.000 euro la mancata esposizione del CIN da parte dei soggetti obbligati.
  • Per i gestori di strutture senza i requisiti di sicurezza, la sanzione va da 600 a 6mila euro.
  • Per chi affitta casa ai turisti per più di 4 immobili senza prima aver presentato la segnalazione certificata di inizio attività, la sanzione va da 2mila a 10mila euro.

Controlli a tappeto

L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno il compito di effettuare analisi di rischio fiscale, per individuare i soggetti che affittano casa con contratti brevi da inserire nelle liste di coloro i quali saranno sottoposti a controlli incrociati sulla corretta esposizione del CIN.