A due anni dall’avvio della procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa ammonta a 6.100 il numero di lavoratori salvati dal licenziamento, coinvolgendo 502 procedure chiuse di cui 96 con esito favorevole.
A beneficiare della procedura sono anche i fornitori e tutte le aziende dell’indotto e della filiera produttiva.
Composizione negoziata crisi impresa: procedure 2023
I dati Unioncamere registrano in tutto 1.037 domande pervenute complessivamente alle Camere di Commercio, di cui 535 ancora in corso. Il dato positivo è in realtà il tasso di accelerazione 2023, in cui 1 procedura su 4 si è chiusa positivamente.
In media le trattative durano 170 giorni. Dei 6.100 addetti che hanno potuto evitare il licenziamento grazie alla composizione negoziata, 3.200 sono stati già acquisiti con le 83 procedure concluse e ulteriori 3mila occupati in 13 aziende in fase di formalizzazione della procedura di risanamento.
A due anni dall’avvio della procedura – sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, potrebbe essere utile, però, intervenire con alcuni aggiustamenti. In primis:
diretti sia a rafforzare la conoscenza dello strumento presso imprese e professionisti, sia a semplificare l’iter procedurale, e soprattutto a migliorare la forza negoziale di questo strumento nei confronti dei creditori pubblici (fisco ed enti previdenziali) e delle banche.
Esperti incaricati e piattaforma di gestione debiti
Il DL 118/2021 ha introdotto lo strumento di Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa attivo dal 15 novembre 2021, volontario e stragiudiziale, a disposizione di imprenditori commerciali e agricoli in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario.
La Piattaforma telematica nazionale è il fulcro delle procedure, a cui si appoggiano gli esperti incaricati della gestione della crisi (iscitti in appositi elenchi e nominati da specifiche Commissioni).
Gli esperti iscritti agli elenchi allo scorso maggio, secondo il più recente report Unioncamere, ammontavano a 3660, prevalentemente da Lombardia, Toscana, ’Emilia-Romagna, Veneto e Lazio. Soprattutto commercialisti e avvocati.
La Piattaforma per la Composizione Negoziata della crisi d’impresa di Unioncamere è oggi integrata con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), quindi comunica con le banche dati della PA (INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate e Riscossione). L’integrazione permette agli incaricati della gestione della crisi di impresa di acquisire informazioni sulla posizione debitoria dell’impresa sotto il profilo tributario, contributivo e assicurativo.
Ricordiamo tra l’altro che, con la composizione negoziata della crisi d’impresa, si può anche rateizzare il debito fiscale da ristrutturare se non è ancora iscritto a ruolo. Spetta al creditore determinare l’importo delle rate.