C’è ancora possibilità di regolarizzare entro il 20 dicembre eventuali errori o dimenticanze relative ai versamenti dovuti all’Agenzia delle Entrate: non con la tregua fiscale agevolata rateizzabile, però, i cui termini sono ormai scaduti, ma con il versamento unico delle somme dovute a seguito dell’adesione al ravvedimento operoso speciale.
Il termine per il pagamento è stato prorogato da un emendamento inserito nel ddl di conversione del Decreto Proroghe (DL 132/2023).
Ulteriori casistiche ammesse sono contenute nel recente interpello dell’Agenzia delle Entrate (il n. 475 dell’11 dicembre 2023).
Violazioni con ravvedimento speciale
In base alla proroga, è possibile correggere e rimediare agli errori e ai mancati pagamenti fiscali entro il 20 dicembre 2023 per tutti coloro che non hanno saldato i debiti con il Fisco entro il 30 settembre – Sono ammesse le violazioni sostanziali dichiarative e quelle prodromiche alla presentazione della dichiarazione – con il versamento di un diciottesimo della sanzione irrogabile.
Non sarà possibile, tuttavia, frazionare il pagamento a rate, mentre è prevista solo l’opportunità di effettuare il saldo in una unica soluzione.
Il ravvedimento operoso “speciale” si applica unicamente alle dichiarazioni validamente presentate anche se contenenti violazioni, come una errata indicazioni degli importi oppure una eventuale omissione di alcuni importi. Il ravvedimento speciale 2023 si applica infatti alle sole violazioni legate a dichiarazioni reddituali e fiscali validamente presentate in relazione al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti.