L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nuove faq in merito alla detrazione IRPEF delle spese per acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale tramite dichiarazione dei redditi precompilata.
Le risposte sintetizzano le novità del provvedimento pubblicato il 4 ottobre 2023 con le regole per i gestori dei servizi di trasporto da trasmettere all’Anagrafe tributaria. In particolare, i nuovi chiarimenti tengono conto dell’utilizzo del Bonus Trasporti, spiegando le modalità tramite cui le relative informazioni vanno comunicate ed utilizzate ai fini della detrazione fiscale.
- Il costo si detrae al netto del Bonus Trasporti?
- Abbonamento in tabaccheria: si deve comunicare?
- Le spese di trasporto non tracciabili si detraggono e comunicano?
- Detrazione anche per il figlio minore?
- Comunicazione annuale anche con pagamento rateale?
- Per i transfrontalieri, detrazione solo su rete nazionale?
- Se il nominativo è sbagliato serve nuova comunicazione?
- Sono detraibili anche i rimborsi?
- Che succede in caso di opposizione alla trasmissione dei dati?
Il costo si detrae al netto del Bonus Trasporti?
Il gestore deve comunicare, per ciascun abbonato, l’importo della spesa effettivamente sostenuta dall’utente, al netto, quindi, del bonus usufruito, e non il valore teorico del titolo.
Abbonamento in tabaccheria: si deve comunicare?
E’ previsto l’esonero dalla comunicazione dei dati di vendita da parte del gestore dei servizi di trasporto nel caso in cui l’acquisto si effettua tramite intermediari, ad esempio in tabaccheria.
Le spese di trasporto non tracciabili si detraggono e comunicano?
I costi per l’acquisto degli abbonamenti di trasporto pubblico sono detraibili solo se effettuati con strumenti di pagamento tracciabili (bancomat, carte di credito…) In caso contrario non devono essere comunicati, perché inutili ai fini della precompilata.
Detrazione anche per il figlio minore?
In merito alla ripartizione di spesa tra i genitori di un figlio minore, l’Agenzia delle Entrate riceve i dati del minore dal gestore dei servizi di trasporto e applica la detrazione secondo i dati in suo possesso: se non corrispondono alla effettiva ripartizione della spesa, possono modificare la dichiarazione precompilata prima di inviarla.
Comunicazione annuale anche con pagamento rateale?
In caso pagamento a rate dell’abbonamento annuale, l’azienda di trasporto inserisce l’importo totale della spesa sostenuta nell’anno da ciascun utente, a prescindere dalla suddivisione in più quote.
Per i transfrontalieri, detrazione solo su rete nazionale?
Sì, gli abbonamenti dei transfrontalieri, ai fini della detrazione, valgono solo per le tratte su rete nazionale. Se non è possibile distinguere la quota, la detrazione spetta sull’intera spesa sostenuta.
Se il nominativo è sbagliato serve nuova comunicazione?
Se il nominativo del titolare dell’abbonamento viene trasmesso in modo errato, è necessario inviare una nuova comunicazione.
Sono detraibili anche i rimborsi?
Oltre alle spese sostenute, le aziende di trasporto devono dichiarare i rimborsi erogati nell’anno precedente con le modalità stabilite dal provvedimento del 4 ottobre.
Se il rimborso è per spese dell’anno precedente dovrà essere comunicata la spesa al netto dell’importo rimborsato, se è erogato in un anno successivo si comunica solo l’importo rimborsato nell’anno di imposta.
Che succede in caso di opposizione alla trasmissione dei dati?
Se il contribuente rifiutare l’invio dei dati riguardanti l’acquisto degli abbonamenti di trasporto all’Anagrafe tributaria, tali informazioni – pur inviate – non saranno inserite nella dichiarazione dei redditi precompilata.