Scadenze fiscali di novembre 2023: il calendario

di Anna Fabi

30 Ottobre 2023 09:32

Scadenze fiscali di novembre 2023: in calendario Rottamazione quater, Dichiarazione Redditi e IRAP, IVA e acconti d'imposta e bollo fatture elettroniche.

La scadenza fiscale più importante di novembre 2023 è  la presentazione del modello Redditi, quella più vicina è il versamento della prima o unica rata della rottamazione quater, che slittano rispetto a ottobre in virtù del periodo di tolleranza. Ci sono poi i consueti appuntamenti di metà mese per i versamenti IVA ed una novità sostanziale per gli acconti IRPEF, rimandati a metà gennaio ma solo per le Partite IVA con reddito fino a 170mila euro.

Vediamo in dettagliotutte le scadenze fiscali di novembre 2023.

Rottamazione quater, prima rata entro il 6 novembre

=> Rottamazione quater, quando e come si paga

Il termine utimo di pagamento della prima o unica rata per chi ha aderito alla Definizione Agevolata 2023 (tregua fiscale), ossia la Rottamazione quater, in considerazione dei cinque giorni di tolleranza concessi, è previsto per lunedì 6 novembre.

Il termine originario è il 31 ottobre, applicando la finestra di tolleranza si arriverebbe al 5 novembre, che però è domenica e di conseguenza il pagamento sarà considerato tempestivo fino al 6 novembre.

Attenzione: chi non rispetta questo termine (o paga in misura inferiore al dovuto) esce definitivamente dallla Rottamazione, per cui riprendono le normali attività di riscossione sui debiti con il Fisco. Ricordiamo che la prima rata è pari al 10% del dovuto.

Stesso importo per la seconda rata, che scadrebbe il 30 novembre ma che, con i cinque giorni di tolleranza, può essere saldata entro il 5 dicembre 2023 restando nel perimetro della definizione agevolata. Le successive 16 rate, di pari importo, si pagano poi trimestralmente, il 28 febbraio, 31 maggio, 30 agosto e 30 novembre di ciascun anno.

Tax day di metà novembre

Ci sono poi le consuete scadenze di metà mese. Entro il 16 novembre, tra quelle in calendario, ricordiamo in particolare:

  • il versamento IVA per i contribuenti che versano l’imposta sul valore aggiunto mensilmente,
  • il versamento dei contributi trimestrali dovuti da Artigiani e Commercianti.

Dichiarazioni IRPEF e IRAP entro il 30 novembre

Un appuntamento fondamentale è quello con la presentazione dei Modelli Redditi, da inviare entro il 30 novembre. La scadenza riguarda il modello Reddito PF (persone fisiche), Redditi SP (società di persone), Redditi SC (società di capitali), Redditi ENC (enti non commerciali ed equiparati), il modello CNM (Consolidato Nazionale e Mondiale).

Stessa scadenza per la Dichiarazione IRAP 2023, in attesa del nuovo calendario dichiarativo che la riforma fiscale ha messo in cantiere e che il Governo ha iniziato ad attuare con i decreti attuativi approvati in Consiglio dei Ministri. Le prossime importanti novità si avranno già dal 2024 e si completeranno nel 2025.

Acconti IRPEF Partite IVA: con e senza proroga

Sempre entro il 30 novembre scade anche il termine per pagare il secondo o unico acconto IRPEF per le Partite IVA con ricavi sopra i 170mila euro.

Per coloro che invece fatturano meno di questa cifra, è intervenuta la proroga del decreto fiscale (dl 145/2023), che permette di saldare il dovuto entro il prossimo 16 gennaio, con la possibilità di dilazionare l’acconto in cinque rate mensili di pari importo, da gennaio a maggio 2024.

Altre scadenze di novembre 2023

  • Mercoledì 15 novembre: versamento 2ª/3ª rata dell’imposta sostitutiva per la rivalutazione di terreni e partecipazioni posseduti all’1.1.2022 e all’1.1.2021
  • Giovedì 16 novembre: versamento IVA e ritenute  per il mese di ottobre 2023; versamenti INPS in misura fissi e IVA per il 3° trimestre;
  • Lunedì 20 novembre: versamento Enasarco su provvigioni maturate nel 3° trimestre;
  • Lunedì 27 novembre: Modelli INTRA relativi al mese di ottobre;
  • Giovedì 30 novembre: Comunicazioni LIPE per il 3° trimestre; versamento imposta di bollo su Fatture Elettroniche del 3° trimestre (incluso bollo 1° e 2° trim per importi inferiori a 5mila euro).