Addio alla Certificazione Unica per forfettari e minimi dal 2024: abolizione dell’obbligo di invio in capo ai sostituti d’imposta a partire dalle somme erogate dal prossimo 1° gennaio.
La novità, in ottica di semplificazione degli adempimenti, è prevista da uno dei due dlgs approvati il 23 ottobre in Consiglio dei Ministri, nel graduale processo di attuazione delle disposizioni della legge delega fiscale.
Addio invio della Certificazione Unica
Il nuovo decreto legislativo, attuativo della riforma fiscale, modifica quanto previsto dall’articolo 4 del DPR 322/1998e prevede, a decorrere dal periodo d’imposta 2024, l’abolizione dell’obbligo di trasmissione e di consegna della Certificazione Unica per le Partite IVA in regime forfettario o dei minimi.
L’abolizione dell’obbligo di CU per datori di lavoro forfettari è contestuale all’estensione della fatturazione elettronica obbligatoria per tutte le Partite IVA, anche i forfettari sotto i 25mila euro di ricavi o compensi, rimasti esonerati nel 2023.
I dati sui compensi erogati saranno infatti già disponibili negli archivi fiscali dell’Agenzia delle Entrate, grazie all’invio delle fatture elettroniche tramite Sistema di Interscambio delle operazioni eseguite a partire dal 1° gennaio 2024.
Obbligo per tutti di di fattura elettronica
Dalla stessa data, non a caso, non ci saranno più esoneri e si passerà ad una generalizzazione dell’obbligo di e-fattura, un tassello fondamentale che permetterà al Fisco di avere in mano tutti gli elementi per digitalizzare dichiarazioni e controlli fiscali, in un percorso graduale ma ormai entrato nel vivo, della piena automazione delle procedure legate alla disciplina tributaria.
La Riforma Fiscale, già dal prossimo anno, riscrive ad esempio il calendario fiscale, unificando le scadenze per le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e giuridiche e dell’IRAP e semplificando i modelli con procedure guidate che li rendono sempre più precompilati.