Le regole su cessione credito e Superbonus non cambiano con la Manovra 2024, per cui l’anno prossimo si dice addio al 110 e l’aliquota scende per tutti al 70%, mentre le cessioni restano possibili solo se c’erano già la delibera condominiale e il titolo edilizio al 17 febbraio 2023.
Niente Superbonus 110 se non si finiscono i lavori entro dicembre 2023 e cessioni possibili solo sul 70% degli interventi.
Superbonus: dal 2024 al 70% per tutti
Quella appena riportata è la corretta interpretazione delle parole di Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, alla presentazione della Legge di Bilancio.
Non abbiamo fatto nessun intervento sul Superbonus in Manovra. I lavori devono essere completati entro la fine dell’anno se si vuole beneficiare dello sconto in fattura, altrimenti parte un meccanismo di detrazioni senza possibilità di sconto in fattura o cessione di credito, fatto salvo quelli maturati in precedenza
Chiarimenti di Governo
Il riferimento è al combinato delle disposizioni vigenti sul Superbonus e sulla cessione del credito. Lo ha precisato anche Enrico, Zanetti, consigliere del Ministero.
Chi sta facendo lavori al 110% non avrà proroghe per la parte di spese che andrà a sostenere nel 2024, «ma potrà sostenerle con sconto in fattura al 70% (nei casi in cui l’opzione è ancora ammessa, ndr)».
Proroghe 2023
Il Superbonus al 110% non è più previsto dal primo gennaio 2023 ad eccezione di chi aveva già approvato i lavori edilizi entro il 18 novembre 2022 oppure entro il 24 novembre successivo ma con la Cilas presentata entro il 25 novembre.
Questo, per effetto del decreto Aiuti quater approvato nel novembre 2022, che ha previsto lo stop all’aliquota al 110% dal primo gennaio 2023 mantenendola solo per chi aveva già approvato gli interventi.
Niente proroga 2024
Il problema è che questa proroga del 110% era prevista per un solo anno. Quindi, anche chi aveva già deliberato i lavori nelle date sopra descritte (entro il 18 o il 24 novembre 2022) può continuare ad applicare il 110% solo per la parte di lavori che viene pagata entro il 31 dicembre.
Dal primo gennaio 2024, invece, l’aliquota scende per tutti al 70%.
Cessione del credito, chi può ancora utilizzarla
Su queste regole si inserisce lo stop alle cessioni del credito e allo sconto in fattura contenuto nel decreto 11/2023. Il provvedimento prevede che non si possa più fare nessuna di queste due operazioni da una determinata data in poi: il 17 febbraio 2023. Restano alcune deroghe: quelle per le cessioni di chi aveva già deliberato i lavori e presentato il titolo edilizio entro questo stesso termine.
Superbonus con cessione: le opzioni nel 2024
In base al coordinamento fra queste due regole, coloro che avevano già deliberato i lavori entro il 18 o 24 novembre possono continuare ad applicare l’aliquota del 110% fino al 31 dicembre 2023 e la cessione del credito senza paletti temporali.
Dal primo gennaio 2024, si potrà ancor cedere il credito o scegliere lo sconto in fattura ma applicando aliquota al 70%.
L’agevolazione si riduce anche per coloro che hanno iniziato i lavori nel 2023 applicando l’aliquota al 90%, che vale solo fino a fine anno mentre da gennaio scende al 70%.
Cessione del credito: quando è ancora possibile
Per quanto riguarda le cessioni del credito, continuano a essere possibili per lavori iniziati al 17 febbraio 2023, e c’erano già delibera assembleare e titolo edilizio. Quindi, possono proseguire anche sulla parte di interventi che eventualmente prosegue nel 2024, che però sarà agevolata al 70%.
Per tutti gli interventi deliberati dopo il 17 febbraio 2023, le cessioni erano già state interrotte dal decreto sopra citato e di conseguenza continueranno a non essere applicabili.
Conclusioni
Le regole vigenti escludono al possibilità di applicare cessione del credito e Superbonus al 110% dal primo gennaio 2024, senza deroghe.
Riepilogo regole 2024
- Dal 1° gennaio 2024 i lavori ammessi al Superbonus sono agevolabili al 70% in tutti i casi (non ci sono deroghe).
- La cessione del credito e lo sconto in fattura si applicano (al 70%) se gli interventi erano precedenti ai vincoli dal 17 febbraio 2023 per interventi in edilizia libera già iniziati.
- Ai lavori pagati entro il 2023 si applica il 110 o il 90 nel rispetto dell’avanzamento lavori: ai due SAL al 30% e a fine lavori entro il 2023.