A partire dal 4 settembre ripartono gli avvisi bonari inviati dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti, informandoli di eventuali anomalie emerse in seguito ai controlli automatizzati e controlli formali delle dichiarazioni reddituali indicando anche gli importi da pagare), nonché gli avvisi sulla liquidazione delle imposte per i redditi assoggettati a tassazione separata.
Dopo la pausa fiscale estiva, dunque, riprendono le comunicazioni di irregolarità e i versamenti della somme dovute ai Fisco, rimasti sospesi dallo scorso 1° agosto.
Avvisi bonari: scadenze di pagamento
Attraverso gli avvisi bonari il Fisco mette al corrente il contribuente delle verifiche effettuate e delle incongruenze rilevate nella dichiarazione, informandolo anche delle relative imposte non versate in modo corretto.
L’iscrizione a ruolo non viene eseguita se il contribuente paga quanto richiesto entro 30 giorni dalla ricezione dell’avviso. Superato questo termine, scatta la cartella esattoriale e si perde il diritto alla riduzione ad un terzo delle sanzioni.
Sanzioni ridotte con la sanatoria 2023
Dal 4 settembre, tra l’altro, verranno inviati anche gli avvisi bonari relativi alle comunicazioni di irregolarità oggetto della definizione agevolata prevista dalla Legge di Bilancio 2023 (articolo 1 commi da 153 a 159 della legge 197/2022).
La tregua fiscale concessa in questi casi, riguardava le comunicazioni sui periodi d’imposta in corso al 31/12/2019, al 31/12/2020 e al 31/12/2021, per le quali il termine di pagamento non risultava scaduto al 1° gennaio 2023 (comprese le rateazioni in corso).
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Per questi avvisi, era stata prevista dalla Manovra 2023 una riduzione sulle sanzioni compresa tra il 3% e il 10%.