Si attendono ancora le precisazioni del Governo sulle possibili proroghe fiscali in relazione alle scadenze fiscali di fine luglio per chi ha subito danni da maltempo.
Per il momento c’è solo l’indicazione del Ministero dell’Economia sulla volontà di farsi “carico delle esigenze di cittadini e imprese danneggiate dagli eventi naturali eccezionali e imprevedibili che hanno colpito alcune zone d’Italia”.
Proroghe fiscali: platea dei beneficiari
Il primo atto dell’Esecutivo sarà la mappatura delle zone interessate dalle calamità naturali per le quali sarà concessa la proroga. Lo spiega il comunicato del MEF e lo ha ribadito il Viceministro Maurizio Leo.
A quel punto, saranno stabilite con precisione le proroghe applicabili da persone fisiche e imprese.
Quali tasse slittano e a quando
In base alle anticipazioni, lo slittamento dovrebbe riguardare il pagamento di IRPEF e IRES con maggiorazione dello 0,4% previsto per la scadenza del 31 luglio. L’idea è quella di prevedere la proroga al 21 agosto.
Non si esclude una maggiore flessibilità anche per altre scadenze relative alla presentazione del modello 730 (per esempio in relazione ai rimborsi) e per la gestione delle lettere di compliance fiscale sui controlli formali delle dichiarazioni dei redditi.
Le richieste dei professionisti
L’Associazione Nazionale dei Commercialisti (ANC) chiede anche l’introduzione di un meccanismo strutturale di proroga in presenza dello stato d’emergenza, come ha spiegato il presidente Mario Cuchel:
l’introduzione di una norma che, in presenza della proclamazione dello stato di emergenza, disponga la sospensione di tutti gli adempimenti fiscali per i contribuenti, cittadini e imprese, che risiedono nei territori colpiti dalla calamità.
In questo modo si eviterebbe l’adozione di provvedimenti esclusivamente sull’onda dell’emergenza, «troppo spesso intempestivi e incapaci di dare certezza ai cittadini, già provati dalle conseguenze di fenomeni naturali estremi».
L’Unione Nazionale giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (UGDCEC) chiede invece che la proroga non sia limitata alle zone colpite dal maltempo ma a tutto il Paese. Su questo punto ci sono prese di posizione analoghe anche da parte di forze di maggioranza (Lega e Forza Italia). Nei prossimi giorni sarà più chiaro l’orientamento definitivo dell’esecutivo.
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Il maltempo nelle ultime settimane ha colpito infatti molti territori: nelle Regioni del Nord (Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia) colpite da nubifragi e grandine a quelle del Sud vittime del caldo torrido (con temperature sopra i 45 gradi in Sicilia, Puglia, Sardegna) e incendi.