Anche i prestiti concessi ai dipendenti ed erogati da soggetti terzi costituiscono reddito da lavoro dipendente. Lo ribadisce l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 44 del 25 luglio 2023.
Il Fisco, infatti, cita l’articolo 51 del TUIR per sottolineare la corretta modalità di determinazione del reddito di lavoro dipendente in relazione a finanziamenti a tasso agevolato concessi a dipendenti.
Il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro.
Il datore di lavoro, quindi al fine di determinare il reddito dei propri dipendenti deve basarsi sul “principio di onnicomprensività”, prendendo in considerazione sia le somme corrisposte direttamente sia il valori che sono erogati da soggetti terzi, in relazione al rapporto di lavoro.
In qualità di sostituto d’imposta, quindi, il datore di lavoro deve effettuare le ritenute a titolo di acconto facendo riferimento a tutte le somme e i valori che il lavoratore dipendente percepisce in relazione al rapporto di lavoro, anche se in parte corrisposti da terzi.