Integrato il documento “Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: profili civilistici e aziendalistici” messo a punto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili: il CNDCEC ha infatti pubblicato le nuove check list operative a supporto di imprese e professionisti.
Si tratta di controlli utili a valutare l’adeguatezza e l’efficacia di misure e assetti organizzativi, amministrativi e contabili in ottica di prevenzione della crisi d’azienda.
Gli assetti per rilevare i primi segnali di crisi
Il nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza (dlgs 14/2019), lo ricordiamo ha mandato in pensione il precedente sistema di allerta ed introdotto nuovi assetti per rilevare tempestivamente i segnali di crisi.
L’art. 3 (“Adeguatezza delle misure e degli assetti in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa”), in particolare, prevede la definizione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Ogni impresa e imprenditore (anche individuale) deve adottarli per:
- rilevare squilibri patrimoniali o economico-finanziari;
- verificare sostenibilità dei debiti e continuità aziendale;
- seguire la lista di controllo dei segnali di allarme;
- effettuare il test di perseguibilità del risanamento.
Segnali di allarme da controllare
- Esistenza di debiti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni,
- esistenza di debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti,
- esistenza di esposizioni nei confronti di banche e altri intermediari finanziari scadute da più di 60 giorni o che abbiano superato da almeno 60 giorni il limite degli affidamenti se rappresentano almeno il 5% delle esposizioni,
- esistenza di una o più esposizioni debitorie nei confronti di creditori pubblici (INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate e AdER).
Al verificarsi dei segnali, bisogna avviare il monitoraggio della situazione e attuare contro-misure:
- squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario;
- indici di sostenibilità dei debiti per i sei mesi successivi;
- prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso o i sei mesi successivi;
- indici di sostenibilità oneri d’indebitamento con flussi di cassa,
- adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi, ritardi nei pagamenti reiterati e significativi.
Valutazione assetti organizzativi amministrativi e contabili
Sono indicati presidi organizzativi che rilevano tempestivamente i segnali di crisi e che sono focalizzati sulla tutela e sviluppo del valore aziendale, coinvolgendo tutte le parti in causa.
Le check list proposte riguardano:
- valutazione del modello di business
- valutazione del modello gestionale
- valutazione degli adeguati assetti organizzativi
- valutazione degli adeguati assetti amministrativi.
Il Documento completo si può scaricare da questo link.