L’’Agenzia delle Entrate, in audizione sulla legge Delega per la riforma fiscale, ha illustrato le ultime novità del provvedimento, in base alle modifiche apportate tramite gli emendamenti approvati alla Camera. Presso la Commissione Finanze del Senato, ha fornito la propria analisi sul testo del disegno di legge n. 797 approvato alla Camera.
La Commissione ha avviato l’esame della delega il 17 luglio, fissando per mercoledì 19 luglio il termine per la presentazione degli emendamenti. Vediamo le principali novità.
- Riforma fiscale: ultime novità approvate
- Riforma IRPEF: flat tax e meno scaglioni
- Acconti su base mensile
- Cedolare secca per immobili non abitativi
- Tagli IRES a doppio binario
- Riforma IVA ad ampio spettro
- Verso l’addio all’IRAP
- Riforma della riscossione
- Contenziosi in digitale
- Riordino norme tributarie
Riforma fiscale: ultime novità approvate
Gli emendamenti che mirano ad una maggiore equità e progressività del carico fiscale, ce ne sono alcuni più strategici e programmatici. Ad esempio, si prevedono tavoli tecnici a cui possono partecipare associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e associazioni familiari.
Meno tasse per giovani e disabili
Altri emendamenti sono più concreti. Ad esempio, viene individuata la categoria dei disabili e quella dei giovani fino a trent’anni come beneficiari di una riduzione delle tasse. Nello specifico, per effetto delle modifiche apportate dalla Camera, sono previsti interventi per la riduzione del carico fiscale che riguardino:
- composizione del nucleo familiare, in particolare se sono presenti persone con disabilità;
- miglioramento dell’efficienza energetica e riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio;
- assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
- inserimento nel mercato del lavoro di giovani che non hanno compiuto il trentesimo anno di età;
- permanenza in Italia di studenti, anche mediante incentivi per il rientro di persone ivi formate occupate all’estero.
Cambiano le regole per la residenza fiscale
Tra le misure previste c’è anche la revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche, delle società e degli enti (come criterio di collegamento personale all’imposizione). Tra le novità approvate alla Camera, in questo ambito è stato prevista la possibilità di valutare anche tra i criterii quello dello svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile.
In termini di rapporti fiscali con l’estero, c’è anche l’obiettivo di rendere il sistema tributario più competitivo sul piano internazionale, anche attraverso incentivi per chi investe o trasferisce capitali in Italia.
Grazie ad alcuni emendamenti, si prevede un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell’Unione.
Da snellire anche il regime delle società estere controllate (controlled foreign companies), soprattutto nella determinazione dell’imponibile fiscale in Italia.
Pretese tributarie da motivare e provare
Attraverso la modifica dello Statuto dei diritti del contribuente, inoltre, si impone l’obbligo di motivazione degli atti impositivi con tanto di prove alla base della pretesa tributaria. Si mira anche a valorizzare il legittimo affidamento del contribuente, il principio del contraddittorio e il potenziamento dell’autotutela.
Infine, si prevede l’istituzione del Garante nazionale del contribuente per rafforzare il sistema di tutele a beneficio del contribuente.
Meno interpelli, più consulenza giuridica
Come già anticipato, si interviene sulla disciplina degli interpelli fiscali, con una revisione dell’attuale normativa volta a ridurre il numero delle richieste presentate. Come? Ampliando il ventaglio di provvedimenti di carattere generale ed alle sole questioni che non trovano riscontro in documenti interpretativi già esistenti. Per “scoraggiare le istanze”, si prevede il versamento di un contributo, correlato alla tipologia di contribuente e al valore della questione oggetto dell’interpello.
Con un nuovo emendamento, si prevede che il Governo provveda a disciplinare l’istituto della consulenza giuridica, come alternativa all’interpello.
Riforma IRPEF: flat tax e meno scaglioni
Come noto, la delega fiscale prevede una riforma dell’IRPEF volta a snellire le attuali modalità di determinazione del reddito.
L’obiettivo finale è la riduzione degli scaglioni e delle relative aliquote di imposta, con la revisione del sistema di deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall’imposta lorda, nel più vasto quadro di un riordino dei vari bonus e tax credit.
=> Riforma Fiscale: flat tax dipendenti al restyling
In attesa di questo ambizioso traguardo, si prevede un’imposta sostitutiva agevolata sui premi di produttività straordinari oltre una certa soglia e sulle tredicesime.
Acconti su base mensile
Viene introdotta la periodicità mensile per il versamento degli acconti e dei saldi dell’IRPEF dovuta dai lavoratori autonomi, dagli imprenditori individuali e da tutti i contribuenti cui si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale, con una contestuale eventuale riduzione della ritenuta d’acconto.
Cedolare secca per immobili non abitativi
Per la tassazione sui redditi dei fabbricati, il ddl prevede di estendere la cedolare secca agli immobili ad uso non abitativo, se il conduttore è un esercente attività di impresa, arte o professione.
Tagli IRES a doppio binario
Ok alla riduzione IRES per le imprese che, entro i due periodi d’imposta successivi a quello di produzione del reddito, effettuino investimenti o assunzioni o che prevedano la partecipazione dei dipendenti agli utili.
In alternativa, possibilità di incentivi fiscali per investimenti qualificati, anche tramite ammortamento.
Inoltre, per favorire le nuove assunzioni, sono previste maggiorazioni sulla deducibilità dei relativi costi.
Riforma IVA ad ampio spettro
Gli interventi in materia di IVA prevedono prima di tutto un allineamento con la normativa UE, anche con misure specifiche, come ad esempio la revisione delle operazioni esenti e delle detrazioni. Prevista anche la riduzione delle aliquote e modifiche alla disciplina del gruppo IVA per rendere l’istituto più accessibile.
Verso l’addio all’IRAP
La legge delega per la riforma fiscale prevede un percorso di revisione organica dell’imposta sulle attività produttive (IRAP), con l’obiettivo finale di arrivare ad abolirla, sostituendola da una sovraimposta IRES.
Riforma della riscossione
Per semplificare il sistema della riscossione, saranno modificati i requisiti di accesso ai pagamenti rateizzati e procedure di rimborso più veloci.
Contenziosi in digitale
Sul contenzioso, si prevede la digitalizzazione del processo, la discussione da remoto (anche se richiesta da una sola parte), sanzioni per chi viola l’obbligo di modalità telematiche, comunicazione dei provvedimenti giurisdizionali subito dopo la delibazione.
Riordino norme tributarie
Infine, per evitare confusioni e sovrapposizioni di leggi in materia tributaria, si prevede un generale riordino e la raccolta in un codice unico.