Il Governo non concede la proroga ad agosto delle imposte 2023 in scadenza il 31 luglio con maggiorazione dello 0,40%: la fumata nera arriva con i chiarimenti di Lucia Albano, Sottosegretario al MEF, forniti in data 19 luglio nel corso di un’interrogazione alla Camera.
Dunque, si conferma il lunedì nero atteso per l’ultimo del mese.
Bocciata la proroga delle tasse 2023
Nel corso delle interrogazioni a risposta immediata presso la Commissione Finanze della Camera, è stato chiarito che la certezza dei rapporti tributari e la salvaguardia degli ordinari flussi di cassa impongono al Ministero delle Finanze di respingere la richiesta di ulteriore proroga per le scadenze degli ISA, dopo quella già concessa al 20 luglio rispetto all’originario termine del 30 giugno.
La scadenza del 31 luglio viene peraltro indicata come “fondamentale” per poter avere certezze ai fini della definizione di numeri della NaDEF.
Nulla di fatto, quindi, per la possibile proroga delle imposte con maggiorazione dello 0,40% al 21 agosto 2023 per le Partite IVA già beneficiarie del rinvio al 20 luglio. Su questo fronte c’era stato l’impegno del Governo a “valutare il nuovo slittamento”, che tuttavia non ha dato gli esiti sperati.
Ingorgo scadenze fiscali di fine luglio
Archiviate le speranze, non resta che procedere con il calendario delle scadenze fiscali condiviso dall’Agenzia delle Entrate.
L’appuntamento più rilevante, prima del big day di fine luglio, è dunque quello del 20 del mese con il versamento di acconto e saldo IRPEF in seguito alla proroga rispetto al termine ordinario del 30 giugno.
Ci sono poi le consuete scadenze IVA e gli altri adempimenti periodici.
Versamento delle tasse
Entro il 20 luglio i contribuenti per i quali è stata prevista la proroga devono pagare il saldo IRPEF 2022 e l’eventuale acconto 2023. Si tratta della Partite IVA e dei lavoratori autonomi sottoposti agli ISA (Indici sintetici di affidabilità fiscale).
Resta ferma per tutti la scadenza del 31 luglio per il versamento, applicando la maggiorazione minima dello 0,4%.
C’è però la novità relativa al fatto che quest’anno la maggiorazione è frammentata, quindi le sanzioni cambiano a seconda di quando viene effettuato il versamento.
Se fosse stata concessa la proroga per i soggetti ISA che ne avevano già beneficiato il 20 luglio, questa scadenza sarebbe slittata al 21 agosto, mentre invece resta confermata al 31 luglio.
Le scadenze di fine luglio 2023
Il 31 luglio, intanto, le scadenze ordinarie sono tante. Tra le principali ricordiamo:
- saldo 2022 e primo acconto 2023 della cedolare secca,
- saldo IVA 2022 risultante dalla dichiarazione IVA annuale, maggiorata dello 0,40% IVA,
- scadenze relative agli immobili e alle attività finanziarie detenute all’estero (IVIE e IVAFE).