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Dichiarazione IVA 2023 errata o non trasmessa, come mettersi in regola

di Anna Fabi

23 Giugno 2023 10:42

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Avvisi bonari dal Fisco ai contribuenti con anomalie sulla Dichiarazione IVA: come rispondere e regolarizzare la propria posizione, scadenze e procedure.

I contribuenti che non hanno presentato la Dichiarazione IVA, o lo hanno fatto senza compilare il quadro VE, potrebbero ricevere una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che invita a fornire elementi chiarificatori, o a sanare l’omissione.

E’ un adempimento di compliance, che il Fisco invia quando rileva anomalie, per chiedere delucidazioni a riguardo. Le indicazioni su questi alert sono contenute nel provvedimento 210441/E del 13 giugno 2023.

Controlli fiscali sulle Dichiarazioni IVA 2023

L’Agenzia delle Entrate utilizza i dati delle fatture elettroniche, delle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, e dei corrispettivi giornalieri trasmessi dai contribuenti soggetti passivi IVA, per verificare la correttezza dei seguenti due aspetti:

  • mancata presentazione della Dichiarazione IVA per l’anno d’imposta 2022,
  • mancata compilazione del quadro VE o con operazioni dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro rispetto a quelle effettuate nel medesimo periodo d’imposta.

Avviso nel Cassetto Fiscale

Nel momento in cui rileva anomalie, invia la comunicazione via PEC e la carica nel cassetto fiscale e nell’area riservata del portale “Fatture e corrispettivi”. Questa comunicazione contiene i seguenti dati:

  • codice fiscale e denominazione/cognome e nome del contribuente;
  • numero identificativo e data della comunicazione, codice atto e periodo d’imposta;
  • data e protocollo telematico della dichiarazione IVA trasmessa per il periodo di imposta 2022;
  • data di elaborazione della comunicazione in caso di mancata presentazione della dichiarazione IVA entro i termini prescritti.

Come mettersi in regola

Il contribuente che riceve la comunicazione può chiedere al Fisco ulteriori precisazioni oppure fornire elementi chiarificatori. Come? Attraverso un intermediario abilitato oppure utilizzando gli strumenti che vengono specificati nella stessa comunicazione che ha ricevuto.

Non si può semplicemente rispondere alla casella PEC da qui viene inviata la comunicazione ma bisogna necessariamente procedere alla regolarizzazione, nei seguenti termini:

  • i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione IVA possono farlo entro 90 giorni dal 30 aprile 2023), con il versamento delle sanzioni in misura ridotta;
  • i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA senza il quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro, possono applicare il ravvedimento operoso entro il 29 luglio 2023.

Questa regolarizzazione può essere effettuata a prescindere dal fatto che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza.