Disponibile dal 6 giugno 2023, in consultazione pubblica, la bozza di circolare sul nuovo regime di flat tax incrementale introdotto dalla Legge di Bilancio (articolo 1, commi da 55 a 57).
Lo schema specifica quali sono i contribuenti ammessi e i redditi esclusi dall’agevolazione, le modalità di determinazione della base imponibile incrementale da assoggettare a tassa piatta e le modalità di tassazione ordinaria della quota di reddito che ne resta esclusa.
Flat tax incrementale secondo l’Agenzia delle Entrate
La nuova disciplina prevede infatti, per il solo anno 2023, un’agevolazione specifica per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfetario. Secondo le Entrate, l’applicazione del forfettario nel solo 2020, 2021 o 2022, tuttavia, non preclude l’accesso alla flat tax incrementale per il 2023.
I beneficiari della tassa piatta incrementale possono applicare, al poste delle ordinarie aliquote IRPEF per scaglioni di reddito (e relative addizionali), un’imposta sostitutiva unica al 15% su una base imponibile fino a 40mila euro e pari alla differenza tra reddito d’impresa o lavoro autonomo determinato nel 2023 e reddito d’impresa o di lavoro autonomo d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, al netto di una franchigia del 5%.
Secondo la bozza di circolare attuativa, resterebbero esclusi dal perimetro dell’agevolazione i soci delle società di persone e gli associati degli studi professionali, così come i soci delle società IRES trasparenti (oltre ai forfettari, espressamente esclusi dalla norma primaria).
Per le nuove attività dal 2021, invece, si prevede la possibilit di ragguaglio in relazione al periodo di svolgimento dell’attività.
La consultazione pubblica
Lo schema del provvedimento attuativo delle Entrate è per ora aperto alle valutazioni di esperti, professionisti e associazioni di categoria che vorranno condividere pareri e proposte di modifica o di integrazione.
Tali suggerimenti potranno essere inviati entro il 15 giugno all’indirizzo PEC dc.cn.consultazionepubblica@agenziaentrate.it secondo il seguente schema: tematica; paragrafo della circolare; osservazione; contributo; finalità.