Fatture false: è reato anche se manca il colpevole

di Teresa Barone

1 Giugno 2023 10:17

Il reato di falsa fatturazione si configura anche se il reale autore della prestazione non viene individuato: cosa dice la Cassazione.

In caso di falsa fatturazione, il reato si configura anche se il reale autore della prestazione non è stato individuato. Per provare il reato di emissione di fatture false, infatti, è sufficiente l’inesistenza dell’operazione.

La Corte di Cassazione si è recentemente espressa in merito con la sentenza n. 16576/2023 del 17 aprile scorso, riferita proprio a una ditta individuale che aveva emesso fatture per operazioni inesistenti per favorire l’evasione fiscale di terzi che tuttavia non sono stati individuati.

Secondo i Giudici, tuttavia, il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti è configurabile anche in caso di fatturazione soggettivamente falsa e, nello specifico, quando non vengono individuati il soggetto o i soggetti che hanno erogato la prestazione.

La normativa prevede che il versamento dell’IVA all’erario debba avvenire a opera di colui che effettua la prestazione, quindi la fattura emessa da un soggetto diverso è finalizzata a consentire a quest’ultimo di non risultare come debitore dell’imposta.

In ogni caso, sottolinea la Cassazione, se il reale autore della prestazione, “coperto” dalla falsa fattura, non viene individuato, il mendacio documentale raggiunge appieno il risultato illecito di tenere quest’ultimo indenne dal debito per l’IVA verso l’amministrazione finanziaria.