Imposte non pagate: la causa di forza maggiore va dimostrata

di Teresa Barone

26 Maggio 2023 10:03

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La causa di forza maggiore giustifica l’omesso pagamento delle imposte solo se si adempie all’onere probatorio.

In caso di omesso versamento delle imposte per “causa di forza maggiore”, è indispensabile adempiere all’onere probatorio per dimostrare la veridicità dei fatti che giustificano l’inadempimento.

Lo ha sottolineato la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Lazio con la sentenza n. 2060 dell’11 aprile 2023, specificando che è sempre necessario dimostrare lo stato di incolpevole insolvenza dai ritardi nel pagamento dei debiti.

Il caso specifico affrontato riguarda una società rea di non aver versato l’IVA liquidata a debito per alcuni mesi del 2017, a causa di persistenti ritardi nei pagamenti da parte dei due principali clienti. La stessa società, non avendo la liquidità necessaria per pagare l’imposta, ha preferito privilegiare il pagamento degli stipendi dei dipendenti, assicurando la continuità aziendale.

Secondo i giudici, tuttavia, la società avrebbe dovuto dimostrare concretamente che era risultato vano ogni tentativo di reperire per tempo nuovo credito o nuove risorse finanziarie per l’adempimento delle obbligazioni tributarie, mentre non è stato prodotto alcun documento che potesse attestare questa situazione.

In mancanza di una effettiva dimostrazione relativa ai tentativi della società di fronteggiare per tempo le difficoltà economiche in cui versava, quindi, la “causa di forza maggiore” non può essere ritenuta valida.

“La società appellante – si legge nella sentenza – avrebbe dovuto dare dimostrazione che era risultato vano ogni tentativo di reperire per tempo nuove linee di credito o nuove risorse finanziarie e che comunque era stata riscontrata l’impossibilità di dare seguito all’esortazione di affrontare il possibile rischio di liquidità con una cessione a mercato delle risorse finanziarie.