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Quali cartelle possono essere inserite in Rottamazione quater

di Alessandra Gualtieri

28 Aprile 2023 11:45

Ecco le cartelle che possono essere inserite in Rottamazione quater e quelle che restano fuori: cosa prevede la tregua fiscale e come ottenere l'elenco dei debiti sanabili.

La Rottamazione quater è una delle principali misure di tregua fiscale inserita nella Manovra 2023, ai commi da 231 a 252, nei quali sono indicati requisiti di accesso e tipologie di cartelle esattoriali sanabili.

Per sapere quali debiti si possono regolarizzare e conoscere anche l’elenco preciso delle cartelle che possono essere effettivamente inserite in Rottamazione quater, ci sono diverse modalità.

Vediamo quali.

Quali cartelle sono ammesse alla Rottamazione quater

La Definizione agevolata 2023 (una delle diverse opzioni di tregua fiscale) permette di mettersi in regola con alcune delle proprie pendenze fiscali.

In particolare, l’edizione 2023 della rottamazione delle cartelle esattoriali riguarda:

  • I carichi affidati all’agente della riscossione (ex Equitalia, oggi AdER) dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, ad eccezione di quelle fino a mille euro stralciate automaticamente se ricadono nella sanatoria totale per le cartelle ricadenti nel periodo 2000-2015 di importo residuo (ciascuna) fino a mille euro al 31 gennaio 2023.
  • Le cartelle esattoriali relative a tutti i debiti tributari, contributivi verso l’INPS e verso le casse private che aderiscono, nonché multe stradali (ma solo in relazione agli interessi).
  • Le rate residue della Rottamazione ter, ma solo previa domanda.

Quali cartelle sono escluse dalla Rottamazione quater

Le cartelle escluse dalla Rottamazione sono invece le seguenti:

  • Cartelle relative a risorse proprie dell’Unione Europea e all’IVA riscossa all’importazione.
  • I recuperi degli aiuti di Stato.
  • I crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei Conti, multe, ammende e sanzioni pecuniarie a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Elenco cartelle ammesse a Definizione agevolata

Per sapere quali debiti sono rottamabili, per prima cosa si può richiedere online, sul sito AdER (Agenzia  delle Entrate – Riscossione) il Prospetto informativo. Si può procedere sia dall’area riservata (ottenendo subito il dettaglio delle cartelle che possono essere inserite nella Rottamazione quater) oppure tramite il form di richiesta in area pubblica (seguirà una procedura in diversi passaggi, alla fine della quale si ottiene il medesimo Prospetto).

Questo Prospetto contiene un elenco delle cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate – Riscossione che rispondono ai requisiti di legge per essere ammessi a domanda di definizione agevolata, ed anche una simulazione dell’importo da pagare con lo sconto.

Per ciascuna cartella o avviso è riportato l’importo residuo dei carichi definibili e l’ammontare delle somme dovute se si aderisce alla Rottamazione.

Come funziona la definizione agevolata 2023

Per questi debiti a ruolo, l’agevolazione consiste nel pagare le somme originarie dovute a titolo di capitale e di rimborso spese per le procedure esecutive e la notifica della cartella ma di ottenere la cancellazione di sanzioni, interessi, aggio e somme aggiuntive.

Con adesione da parte del contribuente (per via esclusivamente telematica dal sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione) entro il 20 giugno 2023, si può ottenere dunque la sanatoria parziale (scegliendo anche solo di sanare alcune delle cartelle pendenti)

  • L’adesione alla definizione deve essere esplicitamente manifestata entro il 30 giugno, con le modalità rese note dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare 2/2023.
  • Con la risposta positiva dell’Agenzia delle Entrate (entro il 30 settembre), viene fissato un nuovo calendario scadenze (se si è scelto di pagare a rate).
  • Il pagamento deve essere effettuato entro il 31 ottobre, in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate (con applicazione di interessi al 2% annuo, decorrenti dalla seconda).