Il problema è il seguente: entro il 31 marzo bisogna inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate su sconto in fattura e cessione del credito per i lavori effettuati nel 2022. Ma per farlo il credito deve già essere stato ceduto, mentre invece continua a esserci un gran numero di operazioni incagliate. Risultato: sono molti i contribuenti che non saranno in grado di effettuare l’adempimento.
Il rischio, per coloro che hanno i crediti incagliati, è infatti quello di perdere l’opzione relativamente all‘annualità 2022. Chi non riuscisse a rispettare la scadenza perché le cessioni sono incagliate, non perde infatti interamente la possibilità di cedere il credito ma perde quella relativa alla prima rata.
In pratica, il contribuente dovrebbe utilizzare in dichiarazione dei redditi la detrazione fiscale sui lavori edilizi 2022, e potrebbe poi cedere solo le quote rimanenti (la detrazione si divide in quattro rate annuali di pari importo, quindi si perderebbe la possibilità di cedere il credito al 25%).
Nell’ambito della legge di conversione del Decreto Superbonus (DL 11/2023) che ha bloccato il mercato delle cessioni dallo scorso 17 febbraio (con alcune eccezioni), il Legislatore prevede di inserire dei correttivi che risolvano queste situazioni. La soluzione allo studio prevede la possibilità di effettuare la comunicazione anche se la cessione non si è ancora perfezionata perché la banca abbia avviato almeno l’istruttoria.
Dalle categorie professionali arriva in realtà la richiesta di proroga (ulteriore) del termine fissato al 31 marzo. Questo potrebbe in realtà creare problemi alle tempistiche della stagione dichiarativa, nel senso che i crediti acquistati relativi al 2022 devono andare nella dichiarazione dei redditi 2023, e il Fisco deve avere il tempo di inserirli nei modelli precompilati.
In ogni caso, per avere certezze sulle eventuali soluzioni bisogna attendere l’evoluzione dell’iter di conversione del decreto Superbonus. Le cui tempistiche si sovrappongono a quelle della scadenza del 31 marzo per la comunicazione delle cessioni. Il provvedimento è attualmente in commissione Finanze alla Camera, dove entro fine settimana (venerdì 24 marzo) dovrebbero terminare le votazioni sugli emendamenti. Il testo è atteso nell’aula di Montecitorio nell’ultima settimana di marzo e poi deve passare al Senato. Quindi, il 31 marzo non ci sarà ancora l’approvazione definitiva (che deve comunque avvenire entro il 17 aprile).
Quindi, un’eventuale proroga dovrebbe essere prevista nell’ambito di un diverso provvedimento, per esempio un decreto legge. E anche le modifiche sopra descritte relative alla comunicazione in presenza del solo avvio dell’istruttoria entrerebbero comunque in vigore dopo il termine ultimo per l’adempimento il 31 marzo. Non è chiaro in che modo si riesca a risolvere questo complicato intreccio di scadenze procedurali e iter legislativo.
Nel frattempo le regole sono quelle ad oggi vigenti, in base alle quali entro il 31 marzo bisogna inviare la comunicazione al Fisco relativamente alle operazioni sui lavori effettuati nel 2022.