Migliorano i risultati della compliance fiscale, con un recupero di gettito in crescita che deriva dalle comunicazioni sulle anomalie riscontrate in dichiarazione. C’è un contributo che arriva dai provvedimenti di pace fiscale ma il grosso arriva dalle ordinarie attività di controllo dell’Agenzia delle Entrate. Che sottolinea come il 2022, con un recupero di evasione pari a 20,2 miliardi, abbia segnato il record assoluto. Alle maggiori entrate si sommano poi le minori uscite assicurate dalle attività di prevenzione, soprattutto relative alle agevolazioni fiscali, spesso i bonus edilizi.
I dati sono stati presentati dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, alla presenza del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del viceministro, Maurizio Leo. Sono importanti sia per evidenziare come funzionano le attività di riscossione e le eventuali criticità, sia perché in vista c’è una riforma fiscale che si occuperà anche di tax gap. Che, lo ricordiamo, in Italia resta fra i più alti d’Europa.
Recupero gettito fiscale
Vediamo innanzitutto i dati. Dei 20,2 miliardi complessivamente riportati nelle casse dello Stato lo scorso anno, 19 miliardi derivano dalle ordinarie attività di controllo, così suddivisi:
- 10,9 miliardi da versamenti effettuati tramite F24 a seguito di attività di controllo;
- 3,2 miliardi da avvisi bonari, in crescita del 52% sul 2019, quando le somme relative agli “alert” del Fisco si fermarono a quota 2,1 miliardi (da gennaio a dicembre 2022 sono state più di 2,5 milioni le comunicazioni inviate, superando gli obiettivi stabiliti dal PNR sia con riguardo al numero sia per incassi, pari al 20% in più dell’obiettivo prefissato);
- 4,9 miliardi da cartelle di pagamento di Agenzia delle Entrate-Riscossione,
- 1,2 miliardi da pace fiscale e rottamazione.
In tabella, il confronto con gli anni precedenti:
I risultati in termini di attività anti-frode hanno invece consentito di bloccare crediti fittizi per 9,5 miliardi: 6,3 miliardi generati da bonus edilizi e 2,1 miliardi intercettati all’atto della cessione. A questi dati si sommano 912 milioni di indebite compensazioni e 207 milioni di rimborsi Iva non spettanti.
Rimborsi eseguiti
L’Agenzia delle entrate ha anche fornito una serie di numeri sulle altre attività, come i rimborsi fiscali e gli strumenti a disposizione per le dichiarazioni dei redditi.
Nel 2022 sono stati riconosciuti 3,4 milioni di rimborsi per quasi 20 miliardi di euro, di cui 17 miliardi erogati a favore di imprese. Se si sommano i rimborsi fiscali del triennio 2020-2022 (58,8 mld), alle somme accreditate come contributi a fondo perduto nello stesso periodo (25,3 miliardi) la liquidità immessa dalle Entrate a sostegno dell’economia nel periodo Covid supera gli 84 miliardi di euro.
Grazie alle recenti semplificazioni, infine, i tempi di pagamento dei rimborsi aulle imposte dirette si sono ridotti di circa 30 giorni.