La Riforma del Catasto non è una priorità per il Governo Meloni, che per il momento non ha intensione di procedere con l’aggiornamento dei valori catastali anche confrontando la situazione nazionale con quella degli altri Paesi europei.
Ad affermarlo è stato il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo, nel corso del 6° Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili.
Per il Viceministro, i valori immobiliari italiani sono tra i più aggiornati in ambito europeo e pertanto, allo stato attuale, una revisione degli stessi non è auspicabile.
Vero è che parliamo di aggiornamenti risalenti a 40-50 anni (Austria 1973, Belgio 1975, Francia 1970, Italia 1989), ma si tratta di una presa di posizione che riflette l’orientamento politico dell’attuale esecutivo, che a suo tempo aveva fortemente osteggiato la rifoma proposta dall’allora premier Draghi perchè si temeva un aumento delle tasse sugli immobili come “effetto collaterale” del cesimento con relativa revisione delle aliquote.
Tra le azioni su cui il Governo Meloni ha intenzione di puntare, invece, figurano la delega sulla riforma fiscale e in particolare il passaggio da quattro a tre aliquote IRPEF tra fine febbraio e inizio marzo, così come sulla semplificazione del sistema delle sanzioni e sulla razionalizzazione dei tributi.
Per quanto concerne gli immobili in Catasto, dunque, la situazione è destinata a rimanere invariata, anche per quanto concerne l’attuale sistema di calcolo delle imposte basate sulle rendite in Catasto, che come noto possono differire rispetto a quelle di mercato, molto più elevate.