I lavoratori autonomi a basso reddito versano più tasse dei dipendenti con pari RAL, senza quindi poter godere dell’incremento della Flat Tax a 85mila euro di fatturato: tra 10mila e 55mila euro di reddito, sono loro a pagare di più rispetto a impiegati e operai.
Stando ai calcoli realizzati dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, le Partite IVA che si avvalgono del regime forfettario pagano invece molto meno solo nella fascia di reddito tra 60 e 65mila euro.
Uscendo tuttavia dal perimetro del regime fiscale agevolato, e dunque prendendo in esame i dipendenti e i lavoratori autonomi senza flat tax, il gap a sfavore di questi ultimi raggiunge punte ancora più elevate, persino tra i 60 e i 65mila euro di reddito: la forbice, almeno sulla carta, arriva a oltre 6mila euro all’anno.
Secondo le stime della CIGA, i lavoratori autonomi che potranno potenzialmente invece beneficiare del vantaggio fiscale garantito dalla Flat Tax estesa ammontano a 140mila soggetti tra artigiani, commercianti, liberi professionisti, consulenti emicroimprenditori.
In concreto, tuttavia, il numero sarà inferiore perché molte di queste Partite IVA non superano il limite di ricavi/compensi di 85mila euro e non presentano gli altri requisiti richiesti, come non aver sostenuto spese per lavoro dipendente, accessorio o di collaborazione superiori a 20 mila euro.