Vengono ridefinite le regole tecniche di emissione, invio e conservazione della fattura elettronica, sostituendo le indicazioni precedenti con una serie di novità che riguardano la privacy e la tutela dei diritti dei contribuenti, i linea con l’attuale dettato normativo.
Ad esempio, non sono più consultabili senza richiesta dell’autorità giudiziaria o indagine penale i dati relativi a periodi che non possono essere oggetto di accertamento. E si introducono nuove tutele per le fatture B2C e per quelle emesse da studi legali.
E-fattura: aggiornamento regole tecniche
Sono i principali contenuti del provvedimento del 24 novembre 2022 dell’Agenzia delle Entrate, recante Regole tecniche per l’emissione e la ricezione delle fatture elettroniche, aggiornando le disposizioni risalenti al 2018. Il nuovo documento recepisce infatti le disposizioni fiscali contenute nel più recente decreto 124/2019 e i rilievi sulla fattura elettronica del Garante Privacy (parere 454/2021).
Il provvedimento ripercorre tutte le indicazioni per la predisposizione della fattura elettronica, l’invio tramite SdI (Sistema di Intercambio), le procedure per le e-fatture nei confronti di soggetti che non fanno la fatturazione elettronica, il ruolo degli intermediari, le regole per note di variazione, per la conservazione delle fatture. Contiene poi le informazioni sugli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e le regole di adesione. Infine, c’è un capitolo dedicato al trattamento dei dati.
Le novità contenute nel provvedimento
L’Agenzia delle entrate memorizza e utilizza, insieme alla Guardia di Finanza, i file xml delle fatture elettroniche per le sole attività istruttorie puntuali, previa richiesta di esibizione della documentazione secondo la normativa vigente. I file sono inoltre resi disponibili in caso di indagini penali o su disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Resta ferma l’applicabilità delle disposizioni normative vigenti in ambito sanzionatorio, accertativo ed eventualmente penale nel caso di mancata risposta o rifiuto, da parte del soggetto sottoposto al controllo, alla richiesta di esibizione.
Il Fisco memorizza, per lo svolgimento delle attività di analisi del rischio di evasione, elusione e frode fiscale, promozione dell’adempimento spontaneo e controllo ai fini fiscali, anche il metodo di pagamento e la descrizione dell’operazione, ossia natura, quantità e qualità dei beni ceduti e dei servizi prestati.
Ne restano escluse le fatture emesse nei confronti dei consumatori finali e le fatture emesse da cedenti/prestatori che operano in ambito legale. Le fatture emesse nell’ambito del settore legale, data la potenziale delicatezza delle informazioni, saranno inoltre memorizzate in modalità cifrata.
=> Calcolo fattura per Avvocati e Studi Legali: guida completa
Infine, l’Agenzia annuncia che, anche per andare incontro alle richieste delle categorie, sono stati realizzati nuovi servizi in cooperazione applicativa per un colloquio automatico tra sistemi informatici, per consentire download e upload massivi dei dati relativi ai file di fatture e corrispettivi.
Il Fisco ha anche predisposto un nuovo servizio che rende possibile l’inserimento, l’aggiornamento o la cancellazione dell’informazione relativa al canale utilizzato per l’invio della fattura elettronica.