Con l’ultima bozza del Decreto Aiuti Quater arrivano novità per la cessione dei crediti edilizi (ristrutturazioni, facciate, efficienza energetica, etc.) , modo particolare il Superbonus: su richiesta del cessionario, sarà possibile spalmare la cessione del credito in 10 anni, con quote annuali di pari importo.
L’obiettivo è sbloccare i crediti incagliati per superata capienza fiscale delle banche. Quasi tutti gli operatori, compreso Poste Italiane, hanno infatti chiuso le porte ai contribuenti non riuscendo a far fronte alla mole di bonus accumulati.
Cessione credito decennale: come funziona
Con il DL Aiuti Quater, almeno in base alle ultime indiscrezioni (è atteso in Gazzetta Ufficiale a giorni, dopo che la Ragioneria generale dello Stato avrà bollinato il testo), le banche avranno la possibilità di diluire le rate annuali, facendo posto per nuove pratiche di cessione del credito.
La rateizzazione decennale dovrà essere richiesta dal cessionario e sarà applicabile alle operazioni perfezionate entro il 10 novembre 2022, quindi solo per i crediti d’imposta già riconosciuti. Per quelli futuri il destino è ancora da chiarire.
Bisognerà anche vedere come impatterà il decalage al 90% del Superbonus: sempre in base alle bozze del provvedimento, il 110% è applicabile solo ai lavori deliberati e CILAS inviata entro il 25 novembre 2022.
Il futuro del bonus edilizi è rimandato alla Legge di Bilancio 2023, attesa lunedì 21 novembre in Consiglio dei Ministri, dove già si parla di un riordino importante al fine di snellire il vastissimo quadro delle agevolazioni edilizie oggi esistente.