Al via il credito d’imposta per il settore turistico: le domande per il Bonus IMU si inoltrano dal 28 settembre 2022 al 28 febbraio 2023. Si tratta dello sconto fiscale è pari al 50% della seconda rata IMU 2021 versata per immobili accatastati D/2, introdotto dal Decreto Ucraina (articolo 22 del DL n. 21/2022).
Bonus IMU Turismo: a chi spetta
Fra i beneficiari del credito d’imposta ci sono anche agriturismi, imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto fieristico e congressuale, complessi termali e parchi tematici, parchi acquatici e faunistici.
Per avere diritto al credito d’imposta, i proprietari degli immobili – con partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del decreto – devono essere anche i gestori delle attività e devono devono aver subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021 di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Come fare domanda per il credito IMU
Il il modello di domanda, con le relative istruzioni, è stato pubblicato il 16 settembre in allegato al provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate, contenente il dettaglio dei requisiti e delle condizioni da rispettare, in linea con quanto previsto dal “Temporary Framework” (Sezioni 3.1 e 3.12) sugli aiuti di Stato per la crisi Covid.
Gli operatori che aspirano al tax credit devono inviare all’Agenzia delle Entrate l’autodichiarazione che attesta l’esistenza dei presupposti stabiliti dalla Comunicazione UE del 19 marzo 2020 C(2020) 1863. L’invio della domanda può essere effettuato dal contribuente oppure da un incaricato, seguendo le specifiche tecniche allegate al provvedimento.
Dopo l’invio, entro 5 giorni arriva una prima una ricevuta nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Entro 10 giorni, una seconda ricevuta comunicherà l’autorizzazione o il diniego al credito d’imposta.
Come usare il credito
Il Credito IMU può essere utilizzato soltanto in compensazione, tramite F24, a partire dal giorno successivo al rilascio della ricevuta di presentazione del modello. Per i crediti superiori a 150mila euro serve prima la verifica antimafia (Dlgs n. 159/2011). Per i codici tributo sarà pubblicata a breve uno specifico provvedimento che li istituisce.