Il Superbonus è tra le misure fiscali che negli ultimi anni hanno riscosso il maggior successo tra i contribuenti. Grazie a questa detrazione fiscale molte famiglie hanno potuto migliorare l’efficienza energetica dei propri immobili a costo (quasi) zero. Per coloro che hanno effettuato ristrutturazioni edilizie rientranti nel perimetro della detrazione al 110% su abitazioni unifamiliari si avvicina la scadenza del 30 settembre per il raggiungimento del SAL del 30% dell’intervento complessivo, pena la mancata fruizione del beneficio fiscale, che per le villette scade il 31 dicembre 2022.
Chiariamo di cosa si tratta e come calcolare la percentuale in base alla normativa di riferimento, ossia il Decreto Rilancio (articolo 119 del DL n. 34/2020) e il Decreto Aiuti (DL n. 50/2022).
Cos’è il SAL del 30% per il Superbonus villette?
SAL è l’acronimo che sta per Stato di Avanzamento dei Lavori. Attualmente la proroga della fruizione del Superbonus fino a fine 2022 è vincolata al raggiungimento di un certo livello di ultimazione degli interventi effettuati, entro la scadenza prevista per le villette (unifamiliari).
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Quali scadenze SAL per il Superbonus nel 2022?
Entro il 30 settembre 2022, coloro che hanno richiesto il Superbonus 110% per interventi effettuati su unità immobiliari unifamiliari sono chiamati a calcolare il raggiungimento del SAL del 30%. Una scadenza che è stata prorogata dal Decreto Aiuti n. 50/2022 e che precedentemente era stata fissata al 30 giugno 2022.
Se non raggiungo il SAL del 30% perdo il Superbonus?
In caso di mancato raggiungimento del SAL del 30% entro la scadenza prevista, non è possibile beneficiare del Superbonus 100% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022: la detrazione IRPEF del 110% si ferma alle spese documentate e rimaste a carico del contribuente fino al 30 giugno 2022.
Attenzione: per fruire della proroga dei lavori alla fine dell’anno, non basta pagare in anticipo il 30% dei lavori entro il 30 settembre perchè entro tale termine è necessario aver raggiunto effettivamente il requisito minimo di stato di avanzamento dei lavori. A chiarirlo è stato il Ministero dell’Economia nel corso di un’interrogazione in Commissione Finanze della Camera del 21 giugno 2022.
Come si calcola il SAL del 30% per il Superbonus?
Il Decreto Aiuti n. 50/2022 ha introdotto modifiche anche per quanto riguarda le regole per calcolare la percentuale di intervento raggiunto, semplificandole.
In particolare, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, il Bonus maggiorato, per le abitazioni unifamiliari, viene riconosciuto per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, solo qualora “alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati“.
Nel calcolo del SAL del 30%, dunque, bisogna considerare l’intervento complessivo, compresi i lavori eseguiti sull’abitazione non rientranti nel campo di azione del Superbonus.
Stando a quanto chiarito dalla Commissione Consuntiva della Rete Professioni Tecniche, il termine “intervento complessivo” comprende tutte le spese derivanti dal quadro economico generale dell’intervento in realizzazione, comprese quelle tecniche relative alle prestazioni eseguite in relazione alle opere realizzate sull’immobile.