Se l’acquirente di un immobile con agevolazioni prima casa sposta la residenza dopo aver effettuato l’operazione, non perde il beneficio fiscale. Il trasferimento successivo dal Comune in cui è situato l’immobile agevolato, non comporta la decadenza dall’agevolazione in argomento e non è dovuto il pagamento di ulteriore imposta.
Secondo l’Agenzia delle Entrate (interpello n. 399/2022), infatti, il contribuente che dopo aver trasferito la residenza nell’immobile acquistato con il bonus prima casa ha poi cambiato casa, non perde l’agevolazione perché la condizione risultava soddisfatta nel momento dell’acquisto.
Bonus prima casa: come si applica
L’agevolazione sull’acquisto prima casa consiste nell’applicazione dell’imposta di registro del 2% e delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro ciascuna. L’immobile deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha o stabilisce entro diciotto mesi dall’acquisto la propria residenza, o in quello in cui lavora; inoltre non deve possedere altre case.
=> Bonus prima casa: credito d'imposta o detrazione fiscale
Cambio residenza successivo: non rileva
Un contribuente che nel momento dell’acquisto poteva vantare il rispetto di tutte le condizioni di legge, applicando l’agevolazione, può successivamente trasferirsi senza dover restituire il beneficio fiscale. Naturalmente, non può utilizzare nuovamente l’agevolazione per acquistare casa.
Si ricorda infine che l’immobile acquistato con le agevolazioni prima casa non deve essere venduto per cinque anni. Il mancato rispetto di questa clausola fa decadere l’agevolazione, che in questo caso va restituita.
Per concludere, in base alle regole sull’acquisto immobili con agevolazione prima casa, si può cambiare residenza dopo l’operazione, senza perdere i requisiti, mentre non si può vendere l’immobile prima di cinque anni.