Prime indicazioni dal ministro dell’economia, Daniele Franco, sui nuovi crediti d’imposta per le imprese previsti dal decreto Ucraina (DL 21/2022) contro il caro energia. In Aula al Senato, rispondendo a un question time sulle misure di Governo a sostegno dell’economia e contro i rincari energetici, il Ministro ha spiegato come è possibile sfruttare questi bonus fiscali, anche grazie all’opzione della cessione del credito.
Vediamo in dettaglio quali sono i nuovi crediti d’imposta per i rincari in bolletta delle imprese e come utilizzarli.
Tutti le nuove agevolazioni
Il Decreto Legge 21 marzo 2022, n. 21 Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina (pubblicato in G.U. Serie Generale n.67) prevede i seguenti bonus fiscali contro il caro energia e agevolazioni in bolletta.
In tutti i casi, si può optare per la cessione del credito.
- Credito d’imposta del 12% sulla bolletta dell’energia elettrica delle imprese non energivore con contatori di potenza pari o superiore a 16,5kW (per rincari del 30% rispetto al 2019).
- Credito d’imposta del 20% per l’acquisto di gas da parte delle imprese (per rincari del 30% rispetto al 2019).
- Credito d’imposta al 25% per le imprese energivore (per rincari del 30% rispetto al 2019).
- Credito d’imposta al 20% per le imprese a forte consumo di gas (per rincari del 30% rispetto al 2019).
Altri sostegni alle imprese per i costi energetici
- Rateizzazione bollette di energia e gas per le imprese con sedi in Italia, per i mesi di maggio e giugno 2022, fino a 24 rate (garanzia SACE fino al 90% degli importi dovuti ai fornitori).
- Garanzia SACE fino al 90% del finanziamento concesso da banche, istituzioni finanziarie e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, che assistono imprese energivore con stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale, individuati su proposta del MiSE.
- Analoga garanzia per operazioni di acquisto e riattivazione impianti dismessi sul territorio nazionale per la produzione di ghisa destinata all’industria siderurgica.
Bonus energetici in compensazione fiscale
Come spiegato dal Ministro Franco, i nuovi crediti d’imposta sono fruibili dalle imprese beneficiarie per il pagamento, tramite compensazione dei tributi e contributi dovuti:
- per il versamento delle ritenute operate come sostituti d’imposta IVA,
- di imposte sui redditi e IRAP,
- dei contributi previdenziali e assistenziali,
- dei premi INAIL.
L’utilizzo diretto dei bonus, come si vede, è molto ampio e presumibilmente consente di sfruttare in più occasioni i nuovi crediti d’imposta energetici.
Cessione crediti energetici
Le imprese beneficiarie possono anche cedere i crediti d’imposta, secondo le nuove regole anti-frode applicate alle cessioni successive alla prima. Dopo la prima cessione, infatti, sono ammesse altre due cessioni del credito in favore di banche, istituti di credito o altri intermediari finanziari.