Un dipendente che ha uno stipendio da 30mila euro l’anno, con la riforma IRPEF risparmia appena 84 euro di tasse in busta paga, mentre chi guadagna 50mila euro si ritroverà con un risparmio fiscale di ben 739 euro. E tutto questo nonostante le aliquote e le detrazioni siano state tagliate soprattutto per chi guadagna meno. Com’è possibile? Perché la riforma incamera il Bonus IRPEF degli scorsi anni (trattamento integrativo + ex Bonus Renzi).
Spieghiamo bene come funziona la nuova tassazione, per capire se davvero si guadagna o si perde.
Buste paga 2021-2022 a confronto
Se paragoniamo la nuova tassazione con quella del 2019, vedremo che il vantaggio maggiore scatta per i redditi fra 20 e 30mila euro, ma nel confronto 2021-2022, a guadagnarci di più con la nuova IRPEF (legge 234/2021, commi da 2 a 8) sono i redditi oltre 40mila euro.
La nuova IRPEF per i dipendenti
Spieghiamo come funziona lo sconto fiscale applicato con la nuova IRPEF attraverso gli esempi proposti dall’Agenzia delle Entrate, che dettaglia tutte le voci di calcolo nella circolare 4/2022.
Risparmio per stipendi da 50mila euro
Nel 2021, questo lavoratore ha pagato 15mila 139 euro di tasse, al netto delle detrazioni. Era nel terzo scaglione di reddito (da 28mila a 55mila euro) applicando l’aliquota del 38% e pagando un’imposta di 15mila 320, così calcolata:
A questa somma bisogna poi applicare la detrazione da lavoro dipendente, che nel 2021 era pari a 181 euro. Questa la formula per calcolarla:
Quindi, l’imposta netta 2021 su questo reddito da lavoro dipendente è pari a 15.139 euro. L’imposta 2022 per questo contribuente resta quella del terzo scaglione, al quale si applica però un’aliquota più bassa, pari a 35%. L’imposta lorda scende quindi a 14.400 euro e coincide con quella netta perché non si applicano più le detrazioni da lavoro dipendente. Il risparmio fiscale è pertanto pari a 739 euro.
=> Detrazioni in busta paga 2022: istruzioni di calcolo
Risparmio per stipendi da 30mila euro
Anche questo lavoratore era nel terzo scaglione nel 2021, applicando un’aliquota al 38% e pagando un’imposta lorda di 7.720 euro:
La detrazione da lavoro dipendente 2021 era pari a 906 euro, in base al seguente calcolo:
Si applicava poi l’ulteriore detrazione prevista dal bonus IRPEF (articolo 2 decreto legge 3/2020) da 1.131 euro:
Quindi, il totale delle detrazioni 2021 era pari a 2.037 euro e l’imposta netta 2021 a 5.683 euro. Con la riforma cambia l’aliquota (scesa al 45%), per un’imposta lorda 2022 scesa a 7.400 euro. Anche la detrazione da lavoro dipendente è maggiore, salendo a 1.801:
Tuttavia non s’è più diritto alla detrazione aggiuntiva (il Bonus IRPEF), incamerata dalla riforma stessa. Per cui, l’imposta netta 2022 sarà pari a 5.599 euro ed il risparmio fiscale sul 2021 sarà di 84 euro.
=> Calcolo stipendio netto online con la nuova IRPEF
L’impatto del Bonus IRPEF
Al netto dell’effetto del Bonus IRPEF, il calcolo sul risparmio fiscale si inverte ed il risparmio fiscale per chi guadagna 30mila euro diventerebbe di 1.047 euro, come evidenzia la Circolare delle Entrate. Superiore al quello di chi guadagna 50mila euro. Sembra un discorso teorico ma in realtà non lo è, perché la riforma IRPEF ha voluto riequilibrare una situazione più generale, con un processo iniziato negli anni scorsi con il Bonus Renzi da 80 euro in busta paga e poi proseguito con il trattamento integrativo fino a 100 euro. Di conseguenza, nel confronto 2021-2022 è maggiore il vantaggio per coloro che negli anni scorsi non avevano diritto al bonus, pur a fronte di aliquote e detrazioni meno vantaggiose.