Dal 17 febbraio 2022, in base alle restrizioni imposte dal DL Sostegni-ter, si può effettuare un’unica ulteriore cessione del credito d’imposta, rispetto a quelle già effettuate prima di tale data, in ambito Superbonus e agli altri bonus edilizi. La precisazione è stata fornita dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla commissione del Senato, chiarendo un orientamento già espresso nelle FAQ pubblicate sul portale del Fisco.
Crediti ceduti entro il 17 febbraio
In sostanza, si applica una disciplina transitoria in base alla quale i crediti che alla data del 17 febbraio 2022 (proroga concessa rispetto alla scadenza originaria del 7 febbraio) sono stati precedentemente oggetto di sconto in fattura o cessione del credito possono formare oggetto (esclusivamente) di una ulteriore cessione ad altri soggetti. Di conseguenza, spiega Ruffini, «la disciplina transitoria del decreto Sostegni-ter si applica ai crediti ceduti per i quali la relativa comunicazione all’Agenzia delle entrate sia validamente trasmessa prima del 17 febbraio 2022».
Concessa una ulteriore cessione
Prima di giovedì 17 febbraio 2022 era possibile effettuare un numero illimitato di cessioni, mentre a partire da questa data si applica la disciplina transitoria:
- solo in relazione ai crediti ceduti per i quali, precedentemente a tale data, sia stata validamente trasmessa la relativa comunicazione;
- l’ulteriore cessione di cui al comma 2 dell’articolo 28, se la relativa comunicazione all’Agenzia è stata validamente trasmessa nei termini sopra indicati, potrà essere effettuata dopo il 17 febbraio 2022.
Correttivi in arrivo sulle cessioni multiple
In vista c’è una nuova modifica alla norma inserita nel Sostegni-ter, sul paletto che consente una sola cessione dei credito d’imposta sui bonus edilizi, per cui la norma è nuovamente destinata a cambiare. Ci sono varie ipotesi allo studio, tra cui le principali sono cessioni multiple solo da parte di istituti vigilati e bollino blu per il tracciamento dei vari passaggi. La ratio è quella di ripristinare una norma che rende appetibili i lavori di ristrutturazioni edilizia, prevedendo però adeguate regole per evitare le frodi.