Imprese e Partite IVA che intendono utilizzare il credito d’imposta sul canone unico patrimoniale per la diffusione di messaggi pubblicitari possono presentare domanda all’Agenzia delle entrate fino al 10 marzo. Il Fisco, che aveva già fornito le istruzioni e approvato i modelli, ha messo ora a disposizione dei contribuenti le necessarie applicazioni informatiche.
Bonus affissioni
Si tratta dell’ultimo passaggio applicativo della norma, contenuta nel decreto legge 73/2021, che ha introdotto per il 2021 uno sconto fiscale sul pagamento del canone unico patrimoniale introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 (articolo 1, commi 816 e seguenti, legge n. 160/2019), in sostituzione di alcune entrate degli enti locali (come Tosap e Cosap).
Con circolare 1/2022, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni operative. Il credito d’imposta è riconosciuto ai titolari di impianti pubblicitari privati o concessi a soggetti privati, destinati all’affissione di manifesti e ad analoghe installazioni pubblicitarie di natura commerciale, anche attraverso pannelli luminosi o proiezioni di immagini.
Il credito spettante
La percentuale del credito d’imposta verrà definita con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate entro il 21 marzo 2021, in base alle domande pervenute e alle risorse disponibili, pari a 20 milioni di euro. Per ogni richiedente, l’ammontare del credito è proporzionale al canone versato per il 2021 e rapportato a sei mesi. Quindi, se il canone è versato per sei mesi, rileva l’intero canone unico pagato, mentre per un periodo più lungo si divide per 12 e poi si moltiplica per 6. Esempi:
- canone versato per 4 mesi dell’anno 2021, rileva l’intero importo;
- canone versato per 8 mesi dell’anno 2021, rileva l’importo pari al canone versato diviso per 8 e moltiplicato per 6;
- canone versato per l’intero anno 2021, rileva l’importo pari al canone versato diviso per 12 e moltiplicato per 6.
Come fare domanda
La comunicazione da inviare all’Agenzia delle entrate contiene le indicazioni sul canone versato nel 2021. La procedura per l’invio è aperta dal 10 febbraio e prosegue fino al 10 marzo. Bisogna utilizzare il modello di comunicazione, approvato con il provvedimento del 29 novembre. I software messi a disposizione dal Fisco sono completi di specifiche tecniche, consentono di compilare la comunicazione, e contengono la procedura di controllo per verificare anomalie.
Possono chiedere il credito d’imposta anche coloro che hanno pagato tardivamente, purché con interessi e sanzioni, ma comunque entro la data di presentazione della comunicazione prevista per la fruizione del credito d’imposta. In tal caso, ai fini del riconoscimento di tale credito, rileva solo l’importo versato a titolo di canone e non anche quello riferito a interessi e sanzioni dovuti per il tardivo pagamento.