Il caro energia sta colpendo tutte le imprese, anche se le piccole pagano lo scotto del trattamento ordinario di “sfavore” rispetto alle grandi realtà produttive: è la denuncia della GCIA in base ai dati Eurostat sul primo semestre 2021, durante il quale le piccole aziende (con consumo annuo tra 500 e 2.000 MWh) hanno pagato il 75,6% in più di quelle grandi (con consumi tra 70mila e 150mila MWh) per quanto riguarda la bolletta dell’energia elettrica ed il 133,5% in più per quanto riguarda la tariffa del gas.
Consumi energia: costi per imprese a confronto
Di norma, i costi risultano più elevati per le piccole imprese rispetto a quelli per le realtà energivore, alle quali sono riservati trattamenti differenti:
- per il consumo di elettricità le piccole imprese pagano 151,4 euro ogni 1.000 kWh consumati (IVA esclusa) contro i 77 euro ogni 1.000 kWh delle grandi industrie;
- per il consumo di gas pagano 59 euro ogni 1.000 kWh (Iva esclusa)contro la media di 21,2 euro ogni 1.000 kWh per le grazie aziende.
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Il peso della componente fiscale
Nel primo semestre 2021, per la bolletta elettrica le piccole imprese hanno pagato un 40,7% di costo finale in bolletta dovuto per intero a tasse e oneri, il 27% per quanto riguarda il gas. A seguito delle misure di Governo Draghi, l’incidenza del peso del fisco sul costo complessivo delle tariffe energetiche è leggermente diminuito, ma è attesa una nuova stangata per il 2022.
Gli interventi finora adottati dal Governo
Le misure di Governo, che ha calmierato i prezzi energetici per l’ultimo trimestre 2021 ed ha previsto un ulteriore stanziamento in Manovra 2022 per estenderle e potenziarlo (prevedendo anche la rateizzazione per le utenze domestiche in difficoltà), saranno auspicabilmente estese per i primi mesi del 2022, ma ancora non vi è nulla di certo. Gli interventi dell’Esecutivo Draghi di fine anno hanno previsto:
- l’azzeramento degli oneri di sistema per le utenze elettriche domestiche e non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW
- la riduzione degli oneri per le restanti utenze elettriche non domestiche;
- la riduzione IVA al 5% sulla fornitura di gas per tutte le utenze (estesa dalla Manovra ai consumi di gennaio, febbraio e marzo 2022);
- l’esonero dagli oneri di sistema per il gas di tutte le utenze;
- l’estensione del bonus sociale per energia e gas riservato ai clienti domestici svantaggiati.
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Il decreto con il nuovo pacchetto di misure a a sostegno del sistema produttivo è atteso a giorni in Consiglio dei Ministri. Mercoledì 19 gennaio il ministro per lo Sviluppo economico ha convocato il tavolo con le imprese sul caro-energia per valutare un possibile contributo volto a supportare imprese e famiglie in difficoltà.