Si avvicina il termine ultimo per il pagamento della prossima rata dovuta dai soggetti ammessi alla Rottamazione-ter: per non decadere dai benefici della definizione agevolata, entro il 30 novembre bisognerebbe versare tutte le rate scadute nel 2020 ed anche quelle del 2021, fruendo dei 5 giorni di ritardo concessi per il pagamento, che pertanto sposta in avanti la scadenza definitiva al 6 dicembre.
Mini-proroga Rottamazione
La scadenza del 30 novembre è sancita dal Decreto Fisco-Lavoro collegato alla Legge di Bilancio 2022 (DL n. 146/2021) e riguarda i contribuenti in regola con il pagamento delle rate fino al 2019. Per rimanere tra i beneficiari della pace fiscale, nel caso in cui avessero interrotto i pagamenti dal 2020 in poi, possono mettersi in regola con il saldo di tutte le rate, comprese quelle in scadenza nel 2021 (febbraio, maggio, luglio e novembre). Ci sono tuttavia delle indiscrezioni di stampa secondo le quali tale termine potrebbe slittare ulteriormente di alcuni giorni, fino ad arrivare alla metà del mese. Per la Rottamazione-ter e per il Saldo e stralcio, si andrebbe al 9 dicembre (ai quali aggiungere gli ulteriori 5 giorni di tolleranza, dunque si arriverebbe al 14 dicembre), ricorrendo ad un emendamento al DL n. 146/2021 (se incamerato, entrerebbe in vigore a termini scaduti). Si tratta di correttivi approvati dal Governo e votati la prossima settimana.
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Rate in pagamento
Nel dettaglio, sono dovute integralmente:
- le rate di “Rottamazione-ter” e “Definizione agevolata delle risorse UE” scadute nel 2020 e 2021;
- le rate del “Saldo e stralcio” scadute a marzo e luglio 2020 ed a marzo e luglio 2021.
I soggetti già decaduti dalla Rottamazione-ter possono richiedere entro il 30 novembre 2021 anche la rateizzazione delle somme dovute, anche per debiti oggetto di precedenti rottamazioni (Rottamazione e Rottamazione-bis).