Il prezzo benzina e diesel sta registrando un incessante aumento. A causare variazioni in termini di caro carburante sono sia le materie prime sia le accise, che pesano più della metà sul prezzo al distributore, alle quali peraltro si deve aggiungere l’IVA. Elementi che portano l’Italia ad essere uno dei Paesi con i prezzi più alti in Europa, soprattutto con la crisi russo-ucraina che fa lievitare i prezzi energetici.
Calcolo prezzo carburanti
Il prezzo del carburante è legato per prima cosa al costo della materia prima, sottoposta alla quotazione Platts della benzina sul mercato internazionale, che esprime il valore effettivo dei prodotti raffinati. Il prezzo del carburante è costituito però da diverse componenti: il prezzo industriale più una componente fiscale su cui pesano accisa e IVA.
- L’accisa è un’imposta fissa che grava sulla quantità dei beni prodotti, al netto delle addizionali regionali.
- L’IVA è l’imposta sul valore aggiunto di beni e servizi, applicabile con aliquote diversificate: quella ordinaria del 22% applicabile ai prodotti soggetti ad accisa e quelle ridotte al 10%, 5% e 4%.
Calcolo IVA carburante
L’accisa 2022 sulla benzina è pari a 728,40 euro per mille litri (circa il 55% del suo costo), quella sul gasolio è pari a 617,40 euro per mille litri (pari al 51%). Agli acquisti di carburante si applica poi l’IVA al 22%. Il prezzo viene espresso in euro per litro. Questo valore deve essere successivamente scorporato dell’IVA corrente.
Insieme, IVA e accise pesano per almeno il 64,5% sul costo della benzina e il 61% su quello del diesel. Scorporando le tasse, quindi prendendo in considerazione i prezzi dei carburanti al netto IVA e accise, l’Italia si collocava rispettivamente al 20° posto per i prezzi del gasolio in Europa e al 18° per la benzina fino allo scorso luglio. Il rincaro generale del carburante sta adesso modificando le posizioni in classica con cambiamenti repentini legati all’andamento delle diverse economie e all’impatto dei rincari. Considerato il presso finale, comprensivo di tasse, l’Italia si colloca al primo posto per costo del diesel ed al secondo posto per quello della benzina.
Detrazioni IVA sui carburanti
Conoscere l’IVA pagata per professionisti e imprese è importante essendo detraibile ai sensi dell’art. 19-bis1 del D.P.R. 633/72 (testo unico IVA). In generale è possibile detrarre il 40% IVA congiuntamente all’acquisto dell’automobile, per le prestazioni di servizi relative ai veicoli, custodia, manutenzione e riparazione, transito stradale, nonché acquisto di carburanti e lubrificanti.
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Le detrazioni IVA salgono al 100% per i veicoli ad uso esclusivo e strumentale dell’attività. Sono però escluse le moto superiori a 350 cc, se non per le imprese che le utilizzano facendone l’attività.