Ultime ore per pagare l’acconto IMU 2021, la scadenza è come tutti gli anni il 16 giugno, bisogna pagare il 50% del dovuto, la restante parte verrà versata con il saldo di dicembre. Ci sono però categorie di contribuenti che, in considerazione dell’emergenza Covid, godono di esenzioni, come per esempio alberghi, ristoranti, cinema e teatri, discoteche, immobili strumentali di attività economiche che hanno perso almeno il 305 di fatturato. Restano poi le esenzioni ordinarie, per la prima casa e per alcune categorie di terreni agricoli. Vediamo tutto.
La regola base è la seguente: la prima rata IMU si calcola applicando alla rendita catastale, rivalutata del 5%, le aliquote decise dal Comune in cui si trova l’immobile. Per l’acconto si applica l’aliquota dell’anno precedente, e l’eventuale variazione decisa dal Comune si conteggia poi con il saldo di dicembre. Fanno eccezione gli immobili acquistati nel corso dell’anno, che applicano subito le nuove aliquote (consultabili sul sito del Dipartimento delle Finanze). Di norma l’IMU è dovuta per tutti gli immobili, con le seguenti eccezioni: prima casa non di lusso: sono escluse dall’esonero le abitazioni che ricadono nelle categorie catastali A1, A8 e A9 (abitazioni signorili, ville e castelli); terreni agricoli: sono esenti se si trovano nei comuni montani o parzialmente montani oppure se, indipendentemente da dove si trovano, sono di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli. Quest’anno, ci sono poi le esenzioni Covid. Non pagano l’IMU i seguenti immobili d’impresa.
- Turismo: alberghi, pensioni, stabilimenti balneari e termali, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence, campeggi. L’esenzione è prevista dalla Legge di Bilancio 2021, il proprietario dell’immobile deve essere anche il gestore dell’attività.
- Cinema e teatri, sale da concerti: in pratica tutti gli immobili della categoria D3. L’esenzione è prevista dal decreto agosto 2020 (dl 104/2020).
- Discoteche, sale da ballo, night club e simili.
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Spazi espositivi: immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi o manifestazioni.
Immobili d’impresa: tutti gli immobili strumentali all’attività d’impresa nel caso in cui l’attività (partita Iva o azienda), fatturi meno di 10 milioni all’anno e abbiano perso il 30% di ricavi nel 2020.
Anche per teatri, cinema, discoteche e via dicendo c’è la regola in base alla quale il proprietario deve essere anche gestore dell’attività. L’IMU si paga utilizzando il modello F24, bollettino postale, PagoPA. Si utilizzano i codici tributo istituti dall’Agenzia delle entrate (risoluzione 29/2020), bisogna inserire il codice del Comune in cui si torva l’immobile, che si può trovare sui portale delle amministrazioni.