Ancora una volta si intrecciano gli emendamenti al primo Decreto Sostegni con le misure del nuovo DL Sostegni bis. Questa volta la novità è legata all’esenzione della prima rata IMU 2021 per imprese e professionisti con cali di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019: l’esonero dal pagamento della rata di giugno riguarderebbe gli immobili posseduti e gestiti come sede dell’attività ed i soggetti ammessi sarebbero tutti coloro che rientravano nella potenziale platea dei ristori di marzo.
Tra gli emendamenti approvati segnaliamo anche l’esonero IRPEF per gli affitti non riscossi su contratti, stipulati anche prima del 2020 e figura pure la proroga IRAP a settembre, già annunciata nei giorni scorsi con un comunicato stampa del Ministero dell’Economia. Infine, una novità a lungo attesa dai professionisti: ammessa la sospensione delle attività con il conseguente differimento dei termini per gli adempimenti, in caso di malattia Covid.
Lo sconto IMU figurava anche nella bozza del decreto Sostegni bis: nel provvedimento, l’esenzione della prima rata IMU 2021 spettava ai soggetti passivi IVA fino a 10 milioni di euro con i requisiti per il contributo a fondo perduto del primo decreto Sostegni (art. 1 del DL n. 41 del 2021), quindi, con una perdita di fatturato o dei ricavi e compensi pari ad almeno il 30% nel 2020 rispetto al 2019, a condizione che gli immobili posseduti siano quelli gestiti per svolgere la propria attività. Adesso l’agevolazione è stata inserita come emendamento, riformulato, al primo decreto Sostegni, che dovrebbe concludere il proprio iter entro un paio di settimane così da diventare legge definitiva.
Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno infatti chiuso l’esame degli emendamenti, il decreto si avvia dunque all’esame dell’Aula e con ogni probabilità sarà votato un maxi-emendamento con tutte i correttivi finora introdotti, su cui il Governo porrà la questione di fiducia per poter passare alla Camera ed essere convertito in legge entro il 21 maggio. Il Decreto Sostegni bis, invece, è stato rimandato alla prossima settimana.