L’assegno unico e universale per i figli entrerà a regime da gennaio 2022, ma le prime novità arriveranno a luglio 2021, come confermato anche nel PNRR, a margine del quale (in parte nella Missione 5 ed in parte nella Riforma Fiscale prevista tra i progetti complementari al Recovery Plan) il premier Mario Draghi ha illustrato la riforma delle misure per le famiglie (Family Act) e la conseguente abolizione delle detrazioni IRPEF e altri incentivi e strumenti connessi alla genitorialità. Le nuove anticipazioni sono invece della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, e riguardano proprio questo secondo punto:
Le detrazioni fiscali saranno completamente assorbite nell’assegno unico da gennaio.
Del resto sono attualmente in vigore anche altri bonus legati alla maternità (bonus bebè, bonus mamma domani, assegni comunali per famiglie numerose, ecc.). Come avevamo anticipato, dunque, dal primo luglio 2021 non era pensabile rivoluzionare l’attuale sistema, tanto più che le detrazioni in busta paga sono attualmente in corso. Le prime novità cui fa cenno Bonetti, considerata la data fissata al primo luglio, dovrebbero essere legate all’ANF (Assegno al Nucleo Familiare), che ogni anno in quella data deve essere rinnovato in base ai requisiti di reddito. Ebbene, potrebbe essere quello il momento della staffetta con l’Assegno Unico Universale ai Figli (AUUF).
Attuazione Assegno Unico e Family Act
Il Family Act ( Legge n. 46/2021) diventato Legge il primo aprile 2021 è una legge delega (Ddl “Misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia”) i cui singoli provvedimenti devono essere approvati con decreti attuativi. In base alla tabella di marcia, entro 12 mesi deve essere emanato il decreto istitutivo dell’assegno unico universale con il riordino delle agevolazioni per per figli a carico, entro 24 mesi uno o più decreti di potenziamento e riordino della disciplina su congedi e incentivi al lavoro femminile, sostegno per la formazione dei figli e l’autonomia finanziaria.
Abolizione di altri sussidi e detrazioni
La riforma deve dunque accompagnarsi dal riordino delle detrazioni IRPEF per figli a carico (articolo 12, commi 1, lettera c), e 1-bis, del TUIR – DPR 917/1986 e degli ANF (articolo 2 DL 69/1988 convertito dalla legge 153/1988).
Inoltre, il Family Act prevede il graduale superamento o la soppressione delle seguenti misure:
- assegno familiari con tre figli minori;
- assegno di natalità o bonus bebè;
- premio alla nascita o bonus mamma domani.
Tutte queste misure dovrebbero essere abolite o assorbite dal primo gennaio 2022. Quelle che invece resterebbero sono il bonus asili nido, i congedi parentali retribuiti, la Carta Famiglia ed il Fondo politiche per la famiglia.
Assegno Unico Figli da luglio 2021
L’Assegno Unico è universale in quanto spetterà a tutte le famiglie (con qualunque reddito, qualunque inquadramento contrattuale, anche professionisti, Partite IVA, incapienti, disoccupati, percettori di RdC, ecc.) con figli, dal settimo mese di gravidanza fino a 18 anni elevabili a 21 anni. Per le famiglie con figli disabili non ci saranno invece limiti di età. L’importo dell’assegno unico varia in base agli scaglioni ISEE ed andrà da un minimo di 50 ad un massimo di 25o euro al mese, con una quota variabile e maggiorazioni per figli disabili (30-50%) e figli successivi al primo (20%). Da 18 a 21 anni l’Assegno unico (di importo ridotto) sarà erogato direttamente al giovane ma solo nel caso in cui scelga percorsi di formazione di studio o formazione ed in altre specifiche situazioni.
In base alle anticipazioni, l’assegno dovrebbe essere erogato dall’INPS, previa richiesta (quindi non dovrebbe essere automatico come e detrazioni) e versato su conto corrente (o trasformato in credito d’imposta). L’unica certezza è che, per ampliare la platea, gli attuali beneficiari percepiranno meno di quanto oggi fanno tramite gli sgravi ed i bonus.