Il Piano Cashless del Governo non contempla soltanto premi in denaro legati alla nuova lotteria degli scontrini elettronici (che parte a gennaio ma per la quale ci si può già registrare online) ed i rimborsi del 10% del cashback sui pagamenti digitali in nezogio, ma anche due crediti d’imposta destinati a commercianti e professionisti: uno sull’acquisto di registratori di cassa telematici, l’altro sulle commissioni pagate per le transazioni con moneta elettronica.
Tax credit pagamenti elettronici
Il bonus fiscale sulle transazioni effettuate tramite sistemi di pagamento elettronici (carte di credito, debito o prepagate e altri strumenti tracciabili) è destinato ad imprenditori e lavoratori autonomi con ricavi o compensi 2019 fino a 400mila euro, è pari al 30% delle commissioni, si utilizza in compensazione con F24 telematico dal mese successivo a quello della spesa e non deve essere indicato in dichiarazione dei redditi. Le informazioni per la verifica del diritto sono inviate al Fisco dagli operatori POS tramite Sid.
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Tax credit cassa telematica
Dal primo gennaio 2021 (a seguito di proroga inserita nel Decreto Rilancio) è obbligatorio dotarsi di registratore di cassa telematico per ottemperare agli obblighi di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri. Questo vali sia per i soggetti con volume d’affari inferiore a 400mila euro sia per chi finora emetteva ricevute fiscali, come ad esempio gli artigiani, ma anche alberghi o ristoranti.
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L’esercente che acquista una nuova cassa telematica ottiene un credito d’imposta del 50% del suo valore, fino a un importo massimo di 250 euro. Oppure, se decide di adeguare il vecchio registratore, può godere di un credito fiscale fino a 50 euro. Attenzione però: il contributo è concesso solo per gli anni 2019 e 2020, utilizzabile in compensazione tramite modello F24, esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia, a decorrere dalla prima liquidazione periodica IVA successiva all’acquisto o all’adeguamento.