Dal primo gennaio 2021 il pagamento della TARI deve poter avvenire anche attraverso la piattaforma PagoPA: i Comuni devono adeguarsi mettendo i cittadini in condizione di effettuare i versamenti della tassa sui rifiuti con le modalità digitali previste. Ma questo metodo, che deve essere necessariamente messo a disposizione, non è obbligatorio.
PagoPA è utilizzabile sia online, sia attraverso la rete dei prestatori di servizi di pagamento (si può pagare via bancomat, o attraverso al propria banca, o con il servizio di home banking).
Come confermato dal Ministro Paola Pisano, a seguito dei rilievi delll’AGCM, i pagamenti alle pubbliche amministrazioni possono essere effettuati anche mediante strumenti diversi da quelli messi a disposizione dalla piattaforma, fino alla loro integrazione in quest’ultima. I Comuni possono utilizzare in modo alternativo i sistemi di incasso previsti dall’articolo 2- bis del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193.
Ad esempio la domiciliazione bancaria, che in base al DL Rilancio prevede la possibilità di stabilire un incentivo economico per i contribuenti virtuosi che adottano tale meccanismo, godendo di uno sconto fino al 20% dell’aliquota.
Le regole sono contenute nel decreto del ministero dell’Economia del 21 ottobre 2020, dedicato al pagamento della tassa rifiuti TARI per le annualità successive al 2021.
Pagamento TARI 2021
Molto in sintesi, i Comuni devono emettere Avvisi di pagamento PagoPA includendo le informazioni necessarie all’incasso unificato di TARI e TEFA (è un tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente, che viene unificato alla TARI).
Il bollettino contiene l’importo predeterminato della tassa da pagare. Chi lo riceve, può pagare nei seguenti modi: direttamente dal sito dell’Ente o presso i canali telematici, le App e gli sportelli di tutti i PSP aderenti alla piattaforma. Questi ultimi comprendono i canali sia fisici che online di banche e altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), come ad esempio:
- agenzie della banca,
- home banking del PSP (riconoscibili dai loghi CBILL o pagoPA),
- sportelli bancomat,
- punti vendita di SISAL, Lottomatica e Banca 5,
- Uffici Postali.
I comuni incassano la TARI, attraverso il prestatore di pagamenti, il giorno successivo all’operazione. I flussi informativi predisposti dai PSP per la rendicontazione analitica degli incassi devono essere inoltrati ai Comuni e ai soggetti affidatari del servizio di gestione dei rifiuti urbani secondo gli standard previsti dalla piattaforma, e contengono anche i dati del tributo riversato alle Province e Città metropolitane.