In risposta ad una richiesta avanzata dai Comuni, l’IFEL Fondazione ANCI ha fornito utili chiarimenti in merito al calcolo della TARI per gli studi professionali tenendo conto sia delle novità previste dal decreto fiscale 2020 che delle norme anti Covid. Il dubbio nasce per via delle nuove misure emergenziali emanate a fronte dell’emergenza Coronavirus che si pongono in contrasto con la normativa ordinaria.
In particolare dal 1° gennaio 2020 i Comuni avrebbero dovuto apportare delle correzioni nella misura della tariffa TARI dovuta dagli studi professionali, ma l’art 107 del DL n 18/2020 emanato a fronte dell’emergenza Coronavirus ha previsto la possibilità per i Comuni di confermare per il 2020 le tariffe TARI del 2019, quando non era però ancora previsto l’accorpamento delle tariffe degli studi professionali a quelle delle banche previsto dall’art. 58 quinquies del D.L. 124/2019. A questo punto sorge il problema di come considerare nell’anno 2020 la categoria degli studi professionali nel caso di provvisoria conferma delle tariffe 2019
Vediamo dunque le indicazioni IFEL su come potranno muoversi i Comuni nell’applicazione delle tariffe TARI agli studi professionali nel 2020.
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TARI negli studi professionali: come si calcola
Nella nota di chiarimento pubblicata dall’IFEL Fondazione ANCI in merito alle tariffe TARI da applicare alla categoria degli “studi professionali” per l’anno 2020 vengono individuate due strade percorribili da parte dei Comuni:
- far prevalere la possibilità concessa dalla normativa di emergenza (articolo 107, co. 5 del D.L. n. 18/2020), confermando le tariffe 2019, compresa quella relativa alla categoria “uffici, agenzie, studi professionali”, posticipando al 2021 gli eventuali benefici previsti dalla novità normativa del DL n 124/2019. Dell’adeguamento concernente la categoria degli studi professionali e delle implicazioni di gettito che da questo scaturiscono si dovrà poi tener conto nella redazione del PEF 2020, dalle cui risultanze si dovrà procedere nel senso di dar corso agli eventuali conguagli a partire dal 2021;
- applicare agli studi professionali le tariffe vigenti nel 2019 per le banche e istituiti di credito, come previsto dall’art 58 quinquies del DL n 124/2019 che ha istituito una nuova categoria TARI di “banche, istituti di credito e studi professionali”. Soluzione che comunque porta ad una riduzione della TARI per gli studi professionali, essendo i coefficienti massimi previsti per la categoria “banche ed istituti di credito” inferiori a quelli minimi previsti precedentemente per la categoria “uffici, agenzie, studi professionali”.
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Questa seconda opzione, conclude la nota IFEL:
Appare tanto più preferibile in considerazione dell’esigenza ampiamente diffusa di riconoscere misure agevolative, anche in regime di provvisoria conferma delle tariffe 2019, in favore delle utenze (domestiche e non domestiche), facendo ricorso alla facoltà di cui al comma 660 della legge n. 147/2013, anche tenendo a mente le riduzioni COVID-19 prospettate dall’ARERA con la deliberazione n.158 del 5 maggio scorso (vedi approfondimento nella nota IFEL del 31 maggio 2020).