«Il Governo è impegnato ad alleggerire significativamente la scadenza di settembre», che vedrà la ripresa dei versamenti sospesi nei tre mesi di lockdown, oltre a lavorare per una riforma complessiva che riscriva il calendario dei pagamenti dovuti, superando «il meccanismo degli acconti e dei saldi, per andare verso un sistema basato sulla certezza dei tempi e degli adempimenti e di una diluizione, nel corso dell’anno, degli importi da versare».
E dopo il no alla proroga per saldo e acconto fiscale del 20 luglio, valuta di andare incontro ai contribuenti sulle sanzioni.
Sono le risposte che il ministero dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha fornito nel corso di un question time alla Camera, a fronte delle richieste arrivate da diversi deputati sul tema della mancata proroga fiscale degli adempimenti di questo mese. Che ha provocato, fra le altre cose, una dura reazione dei commercialisti, che hanno indetto uno sciopero.
«Siamo consapevoli naturalmente che gli studi professionali, i commercialisti, stanno lavorando molto, anche per effetto delle misure prese dal Governo, ma non penso che da questo punto di vista un rinvio di poche settimane muterebbe molto la situazione, perché a settembre ci saranno altri adempimenti, che peraltro il Governo intende, come ha appena annunciato, alleggerire» ha spiegato il ministro.
A più riprese Gualtieri ha spiegato che la mancata proroga è ormai un fatto che va considerato come avvenuto, e quindi non più oggetto di dibattito. La scelta, aggiunge il titolare dell’Economia, «è stata confermata dal Parlamento in occasione della conversione del “DL Rilancio” ed è un fatto ormai avvenuto, diciamo così (è lecito, naturalmente, avere opinioni diverse, ma io suggerisco di guardare al futuro)».
=> Commercialisti in sciopero per la mancata proroga fiscale
Sanzioni soft
Il futuro, in sostanza, prevede delle aperture, seppur non relative alla richiesta di proroga. Innanzitutto, «c’è il tema delle sanzioni, lo valuteremo», assicura Gualtieri, ricordando comunque che «il versamento medio del saldo annuale di un contribuente forfettario nel 2019 è stato pari a circa a 400 euro; la maggiorazione per coloro che pagano entro il 20 agosto sarà pari a 1,26 euro». Comunque sia, c’è un’apertura che può far sperare in un periodo cuscinetto senza sanzioni, o con sanzioni molto basse, a fronte della mancata proroga.
Ripresa versamenti a settembre
In secondo luogo, il Governo «è impegnato ad alleggerire significativamente la scadenza di settembre e naturalmente ascolteremo, valuteremo con attenzione tutte le posizioni e tutte le indicazioni concrete che possano essere date, sapendo che poi gli interventi devono essere proporzionati e dotati di un senso». Qui, il riferimento è alla ripresa dei pagamenti dopo la sospensione dei versamenti fiscali di marzo, aprile e maggio che ha riguardato i contribuenti in difficoltà durante l’emergenza Coronavirus. In vista, dunque, potrebbero esserci sia una rimodulazione sia uno sconto fiscale.
=> Riforma fiscale: Revisione IVA e IRPEF, lotta all'evasione
Riforma scadenze fiscali
Ma soprattutto, «stiamo proprio in queste settimane ragionando su una riscrittura sostanziale del calendario dei versamenti: la logica è quella di superare il meccanismo degli acconti e dei saldi per andare verso un sistema basato
sulla certezza dei tempi e degli adempimenti e di una diluizione, nel corso dell’anno, degli importi da versare, calcolati in base a quanto effettivamente incassato da parte dellePartite IVA e, a tal fine, ritengo opportuno un rinnovato confronto sia con gli operatori che con gli intermediari, perché semplificare il sistema fiscale è nell’interesse di tutti».