Pochi giorni di tempo ancora per versare la prima rata del 2020 relativa alla cosiddetta Rottamazione Ter: l’importante scadenza da segnare sul calendario, per chi ha aderito alla pace fiscale e ha accettato il piano di definizione agevolata entro il 30 aprile dell’anno scorso, è il 28 febbraio 2020.
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Cosa rischiano i ritardatari
Per chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle di pagamento è importante non mancare l’appuntamento per non rischiare di perdere i il beneficio.
Questo decade infatti in ogni caso di ritardato o mancato pagamento, anche di una sola rata e l’Agenzia delle Entrate dovrà ricorrere alle azioni di recupero. L’eventuale versamento effettuato in ritardo (oltre i cinque giorni di tolleranza) verrà considerato a titolo di acconto sulle somme complessivamente dovute.
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Per il pagamento si dovranno utilizzare i bollettini allegati alla “Comunicazione delle somme dovute”.
Per pagare è possibile versare l’importo dovuto online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, o utilizzare i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo PagoPA, o recarsi presso gli sportelli della stessa Agenzia delle Entrate.
Gli importi dovuti possono anche essere saldati ricorrendo all’Istituto della compensazione, utilizzando i crediti commerciali vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Per essere certi di non mancare alcun appuntamento è anche possibile richiedere al proprio Istituto di credito l’addebito diretto delle rate in conto corrente utilizzando il modulo allegato alla “Comunicazione delle somme dovute”.
Rottamazione Ter: scadenzario
Ricordiamo che le date successive da non dimenticare, con riferimento all’anno in corso, sono il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.