Arrivano le prime indicazioni dal Governo sulla stretta del regime forfettario, in risposta alle perplessità dei commercialisti sulla decorrenza delle nuove misure anche sotto l’aspetto della compatibilità dello Statuto del Contribuente: non ci sono documenti di prassi o chiarimenti ufficiali, ma una prima dichiarazione di Maria Cecilia Guerra, sottosegretario all’Economia, nell’ambito di un convegno di settore.
In tempi brevissimi ci sarà anche un chiarimento ufficiale.
Nel frattempo, si sottolinea che le nuove misure si applicano a partire dal primo gennaio 2020.
Si tratta, lo ricordiamo, dei paletti che nel 2020 scattano all’applicazione del regime forfettario con flat tax al 15%: il tetto di ricavi resta a 65mila euro ma viene introdotto un limite di compatibilità con il lavoro dipendente e assimilato (il cui reddito non può superare 65mila euro) e un cap di spesa di 20mila euro annui per collaboratori e dipendenti.
I commercialisti hanno espresso una serie di dubbi, sottolineando il poco tempo a disposizione per adeguarsi alle novità (in contraddizione con lo Statuto del Contribuente che richiede sempre almeno 60 giorni di cuscinetto in presenza di novità fiscali).
In realtà, spiega Guerra, in questo caso non scatterebbe il comma 2 dell’articolo 3 dello Statuto perché non viene introdotto un nuovo adempimento. Anche nel 2016, ricorda la sottosegretaria all’Economia, le nuove regole sul regime forfettario vennero applicate con decorrenza immediata.