La trasformazione introdotta dalla Manovra 2020 del super e iper ammortamento in credito d’imposta sui beni strumentali, estende il beneficio – prima riservato alle imprese – anche alle generiche Partite IVA, contribuenti forfettari compresi.
In base ai commi 185 e seguenti della Legge di Bilancio, possono accedere al credito d’imposta «tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni, indipendentemente da forma giuridica, settore economico, dimensione e regime fiscale di determinazione del reddito».
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Il credito d’imposta, aggiunge il comma 194, «si applica anche agli investimenti effettuati dagli esercenti arti e professioni». Non sembra dunque esserci alcuna preclusione per le Partite IVA in regime forfettario. Ci sono tuttavia una serie di regole legate agli investimenti ammissibili.
In pratica, un professionista può acquisire nuova strumentazione professionale (computer e altro hardware) o semplicemente dotare di nuovi arredi l’ufficio, precedentemente agevolati con il super ammortamento e ai quali dal 2020 si applica il credito d’imposta al 6%.