Non solo sanzioni POS per chi rifiuta un pagamento elettronico (30 euro più il 4% della transazione rifiutata) ma anche obbligo per commercianti, professionisti, negozianti ed esercenti (inclusi i forfettari) di avere un registratore di cassa telematico (RT) o un sistema in grado di inviare i dati dei corrispettivi giornalieri, in grado di emettere scontrino elettronico (articolo 2 del D.Lgs 127/2015).
Per adeguarsi c’è la possibilità di accedere a diversi bonus che coprono le spese sostenute. Vediamo come funzionano, come ottenerli e quanto valgono.
Bonus POS e cassa telematica
Il Decreto Lavoro (DL 99/2021) ha introdotto un credito d’imposta per acquisto, noleggio e utilizzo di strumenti di pagamento elettronico, convenzionamento delle spese connesse e collegamento ai registratori di cassa (in pratica, soluzioni POS collegati a registratori di cassa telematici). Il bonus, parametrato alla spesa sostenuta dal primo luglio 2021 fino al 30 giugno, può arrivare al massimo a 160 euro, variando in base alla tipologia di azienda:
- 70% con ricavi e compensi fino a 200mila euro;
- 40% fra 200.000 euro e 1 milione di euro;
- 10% fra 1 e 5 milioni di euro.
Bonus scontrino elettronico
Per gli stessi beneficiari è previsto anche un altro bonus, se questi stessi strumenti di pagamento consentono anche la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi (scontrino elettronico). In questo caso, il credito d’imposta arriva a 320 euro, coprendo una quota di quanto speso nelle seguenti percentuali:
- 100% per soggetti con ricavi e compensi fino a 200mila euro;
- 70% fra 200.000 euro e 1 milione di euro;
- 40% fra 1 e 5 milioni di euro.
=> Scontrino elettronico: regole per commercianti
Quali spese copre il bonus
Esistono diversi modelli di casse telematiche, che si adattano al tipo di attività dell’esercente o dell’artigiano (ad esempio RT fisso o RT portatile). Le caratteristiche tecniche sono state stabilite dall’Agenzia delle Entrate e sono consultabili nella documentazione presente nell’area tematica “Fatture elettroniche e Corrispettivi telematici” del sito delle Entrate. L’alternativa al RT è la procedura web gratuita delle Entrate (più adatta alle Partite IVA che non effettuano un numero elevato di operazioni).
Bonus commissioni POS
Il credito d’imposta sulle commissioni per i pagamenti elettronici prevede un bonus per le somme addebitate sulle transazioni con carte o bancomat mediante strumenti collegati a registratori di cassa. Il Bonus fiscale ordinario è pari al 30%. Ad averne diritto sono gli esercenti attività di impresa, arte o professioni con ricavi e compensi nell’anno precedente di importo fino a 400.000 euro.